Cambiamenti climatici. Confagricoltura, è il momento di agire con un piano strategico

SIRACUSA – E’ intervenuta Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura, al convegno “Siccità e cambiamenti climatici”, stamani a Palazzo Vermexio di Ortigia.

“Questo convegno di oggi a Siracusa è un momento importante di interazione tra pubblico e privato, che mette in luce anche gli sforzi della ricerca. In Sicilia è difficile fare impresa, ma siamo qui per difendere il potenziale produttivo di questa regione, che è straordinario.

I fenomeni climatici estremi sono ineluttabili. L’85% delle colture italiane è irriguo e, alla luce di quanto sta accadendo, guardiamo al futuro cercando di capire come sarà l’agricoltura italiana e con quali colture. L’eccellenza di questo territorio va accompagnata attraverso una visione di lungo periodo.

Noi dobbiamo garantire +28% di produzione agricola entro il 2050: la sfida è ambiziosa; pertanto, è necessario costruire un nuovo modello agricolo oggi, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Andiamo oltre l’emergenza, facendo attenzione alla minaccia di abbandono delle terre, e concentriamoci sull’aggregazione delle filiere per dare “spalle” più solide all’agricoltura. Anche la gestione del rischio va affrontata con una visione di filiera: in quest’ottica in Europa stiamo chiedendo il rilascio del terzo pilastro della PAC.

La scienza e l’innovazione sono il nostro faro, quindi sì alle TEA e alla tecnologia innovativa. Serve investire e spesso le risorse sono disponibili. Corriamo il rischio di un disimpegno importante in Sicilia per lo sviluppo rurale e non possiamo permettercelo; per questo chiediamo misure per non perdere le risorse per lo sviluppo rurale. Bisogna agire ora”.

Al convegno hanno partecipato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia; il presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona; il direttore di Euroagrumi OP, Salvatore Rapisarda; l’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo; il commissario straordinario all’emergenza idrica in Sicilia, Dario Cartabellotta.

I lavori sono stati chiusi dal ministro per le Politiche del Mare e della Protezione Civile,  Nello Musumeci.

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