SIRACUSA – La stagione è stata caratterizzata da piogge eccessive nel Centro-Nord, soprattutto nel periodo primaverile.
Se da un lato queste hanno ricostituito le risorse idriche, dall’altro hanno creato apprensione per la gestione delle fitopatie, in particolare la Peronospora. A differenza dello scorso anno i danni sono stati più localizzati e contenuti, anche grazie ad una buona programmazione dell’azione di contenimento. Tra le più colpite, le aree a coltivazione biologica.
Al Sud, invece, gli sporadici violenti temporali, in particolare nelle aree centrali, non hanno compensato una carenza idrica durata mesi, che ha indotto i viticoltori ad anticipare le operazioni di una vendemmia che quest’anno si prospetta molto lunga. Per questo motivo l’andamento climatico delle prossime settimane sarà cruciale e, se le condizioni meteo permetteranno una maturazione ottimale delle uve, soprattutto per le varietà più tardive, la produzione potrebbe essere più generosa delle stime. Rimane l’incognita delle rese, che in alcune aree risultano inferiori alle attese. Come ogni anno, il risultato finale sarà legato alla capacità delle aziende di gestire in maniera efficace e tempestiva le avversità.
E’ quanto è emerso delle previsioni ufficiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv) presentate oggi a Ortigia (SR) nell’ambito dell’Expo Divinazione in occasione del G7 Agricoltura.