Operazione ‘Centurione’, sequestrati beni per 22mln di euro

In esecuzione di una ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Roma, dott.ssa Flavia Costantini, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato questa mattina 11 persone tra dirigenti, funzionari pubblici del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) ed imprenditori sulla base di accuse di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà nella scelta del contraente. Per le stesse ipotesi di reato sono indagate nel complesso 37 persone, tra cui 13 dirigenti e funzionari pubblici. Contestualmente è stato eseguito nei confronti degli indagati il sequestro preventivo “per equivalente” di denaro e beni per un valore di oltre 22 milioni di euro, comprensivo di : 43 tra terreni e fabbricati, 10 tra autoveicoli e motocicli e numerosi conti correnti, depositi titoli e polizze assicurative. Ammontano invece a 32 milioni di euro i contributi statali illecitamente percepiti da alcuni imprenditori grazie alla corruzione dei funzionari del MIPAAF.

Indagini – Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale e coordinate dal Procuratore Aggiunto dott. Nello Rossi e dal Sostituto Procuratore dott. Stefano Fava del gruppo “reati contro l’economia” della Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di accertare un diffuso sistema corruttivo radicato nell’ambito del MIPAAF, posto in essere sistematicamente e con modalità seriali in occasione di erogazioni di denaro pubblico. In pratica, i dirigenti e i funzionari del Ministero coinvolti nelle indagini si accordavano di volta in volta con alcuni imprenditori per l’erogazione di contributi e finanziamenti pubblici, per la stipula di contratti o l’aggiudicazione di gare pubbliche in regime di favore ( anche attraverso la predisposizione o la partecipazione pilotata ad alcuni bandi di gara), ricevendo compensi corruttivi di varia natura come controprestazione dell’attività illecita svolta. In cambio delle loro condotte illecite i dirigenti e i funzionari del Ministero  hanno infatti ottenuto somme di danaro in contanti ed indebiti vantaggi patrimoniali tra cui vacanze pagate all’estero (Stati Uniti e Francia), soggiorni presso lussuosi resort e centri benessere in Italia, stage e promesse di posti di lavoro per parenti, amici e amanti, generi alimentari, oggetti di arredo di elevato valore etccc.

Ma vi è più – I dipendenti del MIPAAF si erano accordati per “turnare” i vantaggi corruttivi. Infatti, laddove la misura ridotta del finanziamento pubblico non consentiva la retribuzione di tutti i pubblici ufficiali coinvolti, l’imprenditore provvedeva a soddisfare la richiesta di uno solo di essi con la certezza, per gli altri, di essere a loro volta soddisfatti alla prima utile occasione. Attraverso questo sistema gli imprenditori coinvolti sono riusciti, dal marzo 2007 al maggio 2011, ad aggiudicarsi 32 milioni di euro di finanziamenti pubblici, per lo più relativi al finanziamento di iniziative di informazione e di comunicazione per la valorizzazione delle produzioni agricole nazionali, per la tutela della salute dei consumatori, per l’educazione alimentare e per le altre attività di interesse sociale.

Bandi – Tra i bandi di gara oggetto di accordo corruttivo si citano “FOOD4U”, per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione rivolte a scuole italiane ed europee sull’importanza di una consapevole alimentazione (€ 3.780.000) e “FRUTTA NELLE SCUOLE”, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari (oltre 13 milioni di €). Altri contributi pubblici sono invece serviti per finanziare iniziative quali “La Giornata Nazionale dell’Agricoltura” (€154.800) e “L’Asta Internazionale del Tartufo” (€ 263.210), quest’ultima attraverso BUONITALIA S.p.a (società interamente partecipata dal MIPAAF).

Coinvolti – Tra i soggetti coinvolti anche una persona che ha in passato rivestito l’incarico di Capo di Gabinetto di due Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Zaia e Galan) ed è attualmente Direttore Generale del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. Si tratta di Giuseppe Ambrosio, soprannominato il “CENTURIONE” (da cui il nome dell’operazione), tratto in arresto questa mattina unitamente alla moglie ed a persona “di fiducia”, entrambi dipendenti MIPAAF. Per l’alto dirigente l’accusa non è soltanto quella di avere favorito, dietro compenso, alcuni imprenditori ma anche di avere cooperato alla concessione di contributi pubblici in favore del Comune di Maratea (PZ) e di Todi (PG), rispettivamente per € 63.500 e € 125.000, ricevendo in cambio l’omessa vigilanza edilizia da parte dei soggetti preposti su alcune opere realizzate abusivamente nelle ville di proprietà. Ville per la cui realizzazione il funzionario ha impiegato risorse per € 1.273.000, non coerenti con il proprio reddito familiare. Partendo da questi elementi le Fiamme Gialle hanno ricostruito puntualmente i redditi ed il patrimonio dei due coniugi, dal 1993 al 2008, accertando una sproporzione di oltre 925.000 euro tra entrate e uscite. Le evidenze probatorie raccolte hanno portato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma all’emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 6 in carcere e 5 agli arresti domiciliari.

Arrestati – Oltre alla nota stampa della Guardia di Finanza, aggiungiamo che degli undici arrestati, oltre a Giuseppe Ambrosio in carcere anche i dirigenti del ministero Stefania Ricciardi (moglie di Ambrosio) e Francesco Saverio Abate, il dirigente pubblico Ludovico Gay, il dirigente della CIA Alfredo Bernardini e l’impiegato del ministero Michele Mariani. Inoltre sono stati decisi gli arresti domiciliari per il funzionario Luca Gaudiano, il direttore del Consorzio Parmigiano reggiano Riccardo Deserti, gli imprenditori Maria Claudia Golinelli, Luigi Cardona e Oliviero Sorbini.

 

 

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