Fondi Ue, rischio disimpegno evitato per merito delle Regioni. La replica di Stefàno

“Non posso che associarmi alla soddisfazione espressa dal Ministro Catania per il pieno conseguimento dell’obiettivo 2012, così come rinveniente dalle norme comunitarie e dai dati della spesa dei Programmi di sviluppo rurale (Psr) e del Fondo europeo della pesca (Fep)” che evidenziano come l’obiettivo di spesa programmata sia stato non solo raggiunto ma anche superato".
Così Dario Stefàno, assessore della Regione Puglia, coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e P.A. commenta una dichiarazione odierna del ministro all’Agricoltura Mario Catania. “Devo rimarcare, però, – sottolinea il coordinatore Stefàno – che spetta alle Regioni e Province Autonome il merito maggiore nell’aver scongiurato il rischio del disimpegno e della conseguente penalizzazione finanziaria a carico dei settori dell’agricoltura e della pesca".

Impegno Regioni -"I risultati raggiunti – spiega – sono da attribuire, infatti, al grande e responsabile sforzo profuso dalle strutture regionali, piuttosto che a pretese azioni taumaturgiche delle task force ministeriali. Più volte si è voluto attribuire il rischio del disimpegno dei fondi comunitari ad una scadente qualità nella programmazione regionale, specialmente per quanto riguarda le Regioni del Sud. Il Ministro lo ha ribadito anche nella audizione della Commissione Agricoltura dell’11 dicembre scorso, lasciando intendere che il mancato raggiungimento della spesa, come a quella data prefigurava, fosse da ritenere a totale carico delle Regioni e Province Autonome interessate. In realtà, la nostra esperienza diretta ci insegna che i maggiori problemi, al riguardo, sono da attribuire alle difficoltà che vengono frapposte dagli ostacoli burocratici nei meccanismi della spesa".

E Agea? – "Dove l’organismo pagatore è Agea, vale a dire in pressoché tutte le Regioni meridionali – spiega ancora Stefàno – tendono a manifestarsi ritardi, forti difficoltà e, in generale, un notevole inceppamento dei meccanismi di controllo e di spesa. Agea è un ente governativo, quindi la responsabilità della sua gestione è assolutamente a carico del Ministero. Conosciamo tutti le difficoltà e la forte crisi che sta accompagnando negli ultimi anni questo ente, ma non possiamo non sollecitare al Ministro una soluzione concreta ed efficace dei tanti problemi che la sua gestione sta creando alle Regioni e agli operatori economici. Negli ultimi mesi abbiamo più volte evidenziato le criticità che abbiamo riscontrato al riguardo, portandole espressamente all’attenzione del Ministro e degli organismi dirigenti di Agea". "Si brindi pure allo scampato pericolo, riconoscendo il merito a chi spetta e, soprattutto, attivandosi affinché si eviti il rischio disimpegno per il prossimo anno, e ancora di più, per la prossima programmazione comunitaria“.

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