MONTEBELLO VICENTINO (VI) – Nel settore agro-industriale, non solo all’interno di aziende che si occupano di allevamento, l’energia elettrica svolge un ruolo fondamentale nel sostenere le operazioni quotidiane, garantire il benessere degli animali e la corretta conservazione di materie prime e derivati.
La mancanza di energia può quindi rappresentare una grave minaccia per la salute e la produttività, nonché per la sostenibilità economica dell’azienda. In questo breve articolo tecnico vorremmo esaminare i pericoli derivanti dalla temporanea mancanza di energia elettrica e le strategie per affrontare questa sfida.
Una delle principali fonti di rischio è rappresentata dall’impatto sulle condizioni di vita degli animali. Un fattore comune ad ogni tipo di allevamento è il rischio derivante dall’interruzione delle operazioni di alimentazione e distribuzione dell’acqua: molte aziende di allevamento utilizzano sistemi automatizzati per l’alimentazione e la distribuzione dell’acqua agli animali. Senza energia elettrica, questi sistemi non funzionano correttamente, portando a ritardi nell’alimentazione e rischiando la loro salute e il loro sviluppo ottimale.
Senza energia elettrica, inoltre, i sistemi di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione delle strutture di allevamento diventano inoperativi. Questo può portare a condizioni estreme di caldo o freddo all’interno dei recinti, mettendo a rischio il benessere degli animali e aumentando il rischio di stress termico, malattie e persino mortalità. Si pensi ad esempio all’allevamento degli avicoli, in cui la stabilizzazione termica dei pulcini è di fondamentale importanza.
La mancanza di energia può inoltre compromettere la conservazione e il trattamento dei prodotti alimentari destinati all’alimentazione degli animali. La conservazione dei mangimi, dei farmaci e la disinfezione dell’acqua possono essere compromesse, aumentando il rischio di contaminazione e malattie trasmesse attraverso il cibo.
Le interruzioni di energia possono quindi non solo portare a una riduzione della produzione di carne, latte o altri prodotti derivati dall’allevamento, riducendo così le entrate dell’azienda, ma possono sfociare a volte in ingenti perdite finanziarie dovute alla perdita irrimediabile di un cospicuo numero di capi.
Non da meno, nei processi di conservazione e trasformazione dei derivati animali o vegetali, un’interruzione della continuità elettrica può sfociare in ingenti danni dovuti all’interruzione del ciclo produttivo o nel deterioramento dei prodotti.
L’unico modo per far fronte a queste emergenze è l’investire in una fonte di produzione elettrica alternativa alla rete. Le possibili soluzioni sono principalmente di due tipi: installare uno o più generatori fissi, che intervengano in modo automatico in caso di blackout, oppure avere a disposizione una fonte di produzione elettrica flessibile e portatile, che possa sopperire a diverse esigenze.
Nel primo caso è necessario prevedere un gruppo elettrogeno correttamente dimensionato in base ai carichi delle apparecchiature per le quali si vuole avere continuità. Il gruppo verrà collegato all’impianto elettrico dell’azienda tramite un quadro automatico di scambio rete/gruppo (ATS) che, grazie alla centralina di comando automatico che rileva la mancanza di rete, dialoga con il gruppo elettrogeno e lo fa partire, comanda il quadro di scambio rete/gruppo commutando la fonte di alimentazione garantendo quindi la fornitura di energia alimentando l’impianto. Lo switch è automatico, e nell’arco di circa 30/40 secondi viene ripristinata la corretta fornitura di energia elettrica.
In alternativa ad un gruppo fisso di emergenza, l’azienda si può dotare di un sistema di produzione portatile alimentato a benzina o a gasolio, oppure di un gruppo elettrogeno azionato dalla presa di forza del trattore. Entrambi i sistemi permettono di fornire energia elettrica stabilizzata ed affidabile, e possono essere collegati manualmente all’impianto in base alle necessità sopraggiunte.
Ciascuno dei sistemi sopra descritti, che si tratti di un generatore di emergenza fisso, di un gruppo azionato dalla presa di forza del trattore o di un generatore portatile, possono essere provvisti di un sistema di regolazione del voltaggio (AVR) che permette di garantire la necessaria stabilità alla corrente erogata, permettendo l’alimentazione anche di apparecchiature elettroniche quali robot, sale di mungitura, PLC di gestione.
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Energy S.r.l., con sede a Montebello Vicentino (VI) produce gruppi elettrogeni da oltre 40 anni, e con le proprie gamme ed è in grado di dimensionare e proporre diverse soluzioni di continuità energetica con potenze comprese tra 3kW e 3MW per mettere al sicuro le aziende del settore agro-industriale dai danni derivanti dall’interruzione della fornitura elettrica.