Le perplessità manifestate subito dai Georgofili in merito alla tassazione dei beni patrimoniali (IMU) e dei redditi basati su obsoleti valori catastali (aumentati del 15%), sono state oggetto di approfondito studio dell’Accademia consentendole di manifestare documentati motivi per ritenerla errata. I Georgofili hanno evidenziato la illegittimità dell’IMU sui terreni coltivati, perché sono strumento che produce reddito da lavoro e non rendita patrimoniale. Anche la tassazione dei redditi basati su valori catastali ormai obsoleti ed irreali ha ingigantito le ingiuste sperequazioni, con l’aumento del 15%, ed ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità di trovare nuove soluzioni. Infatti, non ritenendo possibile riportare in catasto la vera situazione attuale, occorrerebbe accantonare questo strumento e trovare forme fiscali moderne che consentano di rapportare gli oneri tributari ai reali redditi degli imprenditori agricoli (oggi troppo spesso inesistenti). Il Ministro Catania ha espresso anche il rammarico per l’impossibilità che il Disegno di legge sul consumo del suolo venga approvato nell’arco di tempo ancora disponibile. Ricordando le informazioni da noi divulgate (cfr.: Franco Scaramuzzi il 30/10/12 e il 5/12/12; Dario Casati il 25/11/12), esprimiamo soddisfazione, non solo per il riconoscimento e l’apprezzamento del lavoro svolto dai Georgofili, ma anche per l’unanime impegno delle Organizzazioni rappresentative degli agricoltori nel sostenere con successo le necessarie istanze al Governo.
Giulia Bartalozzi – Responsabile comunicazione Accademia dei Georgogili