“Condividiamo l’analisi del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, nella lectio magistralis all’Università di Firenze, ha affermato che l’economia non ripartirà nell’immediato. Le stime per l’anno in corso sono di una flessione del Pil mediamente dell’1% e rimandano i risultati di segno positivo al 2014”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.
Preoccupazione – “Siamo molto preoccupati – ha aggiunto Guidi – In questo momento di profonda debolezza economica chi sarà chiamato dalle urne a governare il Paese dovrà investire le migliori energie per riavviare la crescita. In campagna elettorale le forze politiche focalizzino le strategie”. “I primi impegni che ci attendiamo dal nuovo Parlamento e dal rinnovato Esecutivo dovranno essere proiettati, come ha ricordato il governatore Visco, a varare un disegno organico di riforme per la competitività – ha concluso il presidente di Confagricoltura – . Nei programmi di sviluppo le imprese agricole non dovranno essere trascurate, come troppo spesso è accaduto in passato, perché hanno concrete potenzialità. Lo dimostrano i dati sull’export del settore primario, con le imprese che hanno quasi del tutto recuperato il terreno perduto nell’internazionalizzazione nei primi mesi del 2012. Ripartire dall’agricoltura non è uno slogan”.