È indispensabile che la “politica” metta al centro della propria agenda lo sviluppo dell’agroalimentare, che in Italia rappresenta una solida realtà per il Paese, un elemento centrale della sua struttura economica e occupazionale, una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosistema. E’ questa una delle priorità contenute nel documento per le prossime elezioni predisposto da Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare) e illustrato oggi a Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
Incontro – Con il presidente di Cia e coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi, alla riunione hanno partecipato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, il vicepresidente nazionale di Confcooperative Mauro Ottolini, il direttore di Fedagri-Confcooperative Fabiola Di Loreto e il direttore nazionale della Cia Rossana Zambelli. Agrinsieme, nel corso dell’incontro, ha ribadito l’esigenza che nella nuova legislatura si porti avanti una strategia che favorisca lo sviluppo dell’agroalimentare, fondamentale per la crescita del Paese. Da qui la necessità di perseguire precisi e mirati obiettivi che consentano alle imprese e alle cooperative agricole un’adeguata redditività e strumenti efficaci per poter rendere concrete le grandi potenzialità che racchiudono. Dopo aver sottolineato che il recente accordo Ue sul bilancio 2014-2020 è insoddisfacente per l’agricoltura e per la stessa Europa e sul quale pende il giudizio vincolante del Parlamento di Strasburgo, Agrinsieme ha ribadito l’importanza, anche in vista del confronto sulla riforma della Pac, di un forte impegno e di una presenza incisiva dell’Italia nelle istituzioni comunitarie. Il nostro Paese -si legge nel documento- “deve saper costruire le giuste alleanze con gli altri paesi dell’Unione al fine di essere protagonista nelle decisioni che l’Europa prenderà”. Agrinsieme ha posto all’attenzione del leader del Centro Democratico alcune priorità nella strategia per l’agroalimentare: sostegni alle imprese e alla cooperazione; ricerca e innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; strumenti più efficaci per il credito; meno burocrazia; taglio dei costi produttivi, contributivi e fiscali; rilancio del “made in Italy”; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle “agroenergie rinnovabili”.
Tabacci – Da parte sua, Tabacci ha riconosciuto l’importanza di Agrinsieme nel contesto agricolo e agroalimentare del nostro Paese. “Siamo in presenza di una scelta significativa per mettere in atto comuni strategie di sviluppo, in grado di assicurare sostegno alle imprese e alle cooperative agricole. Agrinsieme è un riferimento forte. Auspico, comunque, l’unità dell’intero mondo agricolo”. Il leader del Centro Democratico ha espresso apprezzamento per le proposte contenute nel documento Agrinsieme che condivide pienamente. In particolare, Tabacci si è detto d’accordo su un ministero dedicato allo sviluppo agricolo e agroalimentare. Soffermandosi sul ricambio generazionale in agricoltura, Tabacci ha affermato che oggi ai giovani servono sicurezze e ottimismo per far nascere nuove imprese agricole. Infine, il leader del Centro Democratico, affrontando i temi comunitari, ha sostenuto che “in Europa dobbiamo starci con serietà e che non devono mai più accadere vicende come quella delle quote latte. Solo così saremo credibili”.