ROMA – “Occorre agire urgentemente sull’applicazione della direttiva comunitaria 2021/2118, che estende l’obbligo di RC auto anche ai mezzi agricoli impiegati solo nei campi o che stazionano in area privata.
Il rischio molto concreto è infatti quello di far crescere notevolmente i costi di produzione, stipulando polizze per danni a terzi da parte di mezzi che non corrono il rischio di incorrere in questo tipo di situazioni”.
Con queste parole Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec, interviene alla vigilia della discussione in Senato – in programma domani dalle 16,30 – sul disegno di legge avente ad oggetto “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del Codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”.
“In ragione anche della proficua collaborazione che abbiamo instaurato con diversi rappresentanti del Governo e della filiera della meccanizzazione agricola – prosegue Dalla Bernardina – invitiamo la politica a riprendere in mano alcune gravi distopie presenti nella direttiva comunitaria 2021/2118 e nella sua applicazione, che imporrebbe di fatto un salasso al mondo agromeccanico e più in generale a tutto il comparto agricolo, per l’obbligo di assicurazione RC auto a mezzi che mai circolano sulle strade, ma sono impiegati soltanto sui campi o stazionano in aree private.
In particolare – conclude il presidente di Cai Agromec – chiediamo al Governo di fare definitivamente chiarezza su una normativa europea molto controversa, e di proporre al contempo una soluzione equilibrata e sostenibile a questo problema”.