La nuova legislatura dovrà segnare una svolta anche per l’agricoltura. Il settore, proprio per i valori economici, produttivi e sociali che rappresenta, non trova più corrispondenza nella configurazione attuale del ministero delle Politiche agricole. Per questa ragione è decisivo creare un ministero per lo Sviluppo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare in grado di promuovere strategie agroindustriali e sanitarie, con una visione internazionale del comparto. Lo stesso andrebbe pensato ai livelli regionali, dove anche la capacità di spesa delle risorse europee va inserita in progetti ampi di sviluppo. Lo ha sostenuto Agrinsieme (il coordinamento Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) nel corso dell’incontro con la stampa che si è tenuto oggi, giovedì 21 febbraio, a Firenze, in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio.
Presentazione – All’incontro hanno partecipato il presidente di Cia Toscana e coordinatore di Agrinsieme Toscana Giordano Pascucci, il presidente di Confagricoltura Giuseppe Bicocchi; il presidente di Lega Coop Agroalimentare Toscana Roberto Negrini e il presidente di Fedagri-Confcooperative Toscana Luciano Rossi, Luana Calvani Responsabile Regionale di Agci Agrital, è stato presentato Agrinsieme Toscana – nuovo soggetto e nuovo modello di rappresentanza agricola, ed un documento unitario per le elezioni, dove viene messa in risalto l’urgenza di una politica agricola e agroalimentare che permetta crescita e competitività alle imprese, salvaguardando i redditi dei produttori.
Crescita – Agrinsieme – Coordinamento regionale Toscana, ha insistito sulla necessità che il sistema agroalimentare venga realmente collocato nelle dinamiche della crescita “perché contribuisca e partecipi all’auspicabile ripresa economica del Paese”. E affinché ciò avvenga è indispensabile, per Agrinsieme, compiere scelte mirate che permettano alle imprese di riprendere a marciare. Agrinsieme toscana ha elencato le priorità contenute nel documento elettorale: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e dell’innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione burocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del “made in Italy” e tutela dalla contraffazione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle “agroenergie rinnovabili”.
Filiere – Per il Coordinamento toscano è strategica la valorizzazione dell’agricoltura produttiva di qualità, il rafforzamento delle filiere, lo sviluppo delle aggregazioni, della cooperazione e delle reti d’impresa. In regioni come la Toscana, la vera ricchezza è rappresentata dalla biodiversità e dal territorio rurale, con produzioni ecosostenibili che sono legate fortemente al territorio di origine, e che rappresentano una delle principali risorse e motore di sviluppo assicurando coesione economica e sociale: Per questo si sollecita che a partire dal livello nazionale vengano assunti interventi efficaci e sostegni mirati per la loro valorizzazione produttiva e territoriale. I rappresentanti di Agrinsieme Toscana ritengono importante lo strumento della concertazione come prassi di responsabilità condivisa tra le Istituzioni e le parti sociali. E, questo, nel pieno rispetto delle reciproche competenze e senza confusione di ruoli.
I NUMERI DELL’AGRICOLTURA TOSCANA
– Superficie totale agricola e forestale della Toscana: 1.377.114 ha;
– Sau (Superficie agricola utilizzata): 755.295 ha;
– Valore aggiunto agroalimentare 3.145 mld. euro (pari al 3,3% dell’economia regionale);
– Valore aggiunto agricoltura 2.569 mld. euro (pari al 5,4% di quello nazionale agricolo);
– Unità lavoro full time: 84.650;
– Aziende agricole (fonte Istat): 75.459;
– Cooperative agroalimentari: 205
– Fatturato cooperative agroalimentari: 780 mil. euro
– Addetti e occupati cooperative agroalimentari: 3.900
– Soci cooperative agroalimentari: 30.000