Decinghializzazione. Assosuini ancora avanti con l’iniziativa

ROMA – “Apprezziamo molto questo esercizio di autonomia regionale: dove la macchina statale si inceppa a causa di veti incrociati e di apparati burocratici inefficienti, gli enti locali prendono la scena e risolvono problemi. Dopo le decine di Comuni che hanno adottato la nostra mozione e sensibilizzato la popolazione sulla necessità di ridurre il numero di cinghiali per prevenire la diffusione della Peste Suina Africana, accogliamo con favore la notizia dell’impiego di trappole “Pigbrig” in Val d’Aosta e l’inizio di depopolamento in Zona di Restrizione 2 in Calabria. Sono segnali importanti: gli animalisti, principale ostacolo alla eradicazione del virus, non riusciranno a condannare la suinicultura nazionale.

Non ci riusciranno con le menzogne, le pressioni lobbystiche e le altre tattiche usualmente impiegate a mettere in ginocchio la parte migliore di questo paese. Peraltro l’adozione di queste misure senza aumento di contagi risponde efficacemente a chi temeva che cacciando i cinghiali si diffondesse la peste.”

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