PAC, Serve un cambio di passo per le politiche europee per garantire un giusto reddito agli agricoltori

PRATO – “E’ necessario dare un impulso nuovo e più forte alle politiche europee, in primis, ovviamente la Pac. E’ urgente un cambio di passo come abbiamo ripetuto ormai troppe volte negli ultimi anni. Serve una maggiore semplificazione nelle regole sui pagamenti per l’attuale Pac per rispettare le tempistiche previste e garantire agli agricoltori la sostenibilità economica delle loro aziende”.

A sottolinearlo è Valentino Berni, presidente Cia Toscana, in occasione del convegno di oggi a Prato, dal titolo “Rinnovare le politiche europee, a partire dalla PAC: opinioni e proposte a confronto”.

“Un primo passo c’è stato in primavera, dopo le proteste e iniziative del mondo agricolo. La nostra volontà e il nostro impegno è quello di far conoscere quelli che sono i problemi della nostra agricoltura alla politica. Gli agricoltori vogliono un giusto reddito per tutto ciò che producono con grande sacrificio, non vogliono essere assistiti. In dieci anni la Toscana ha perso il 28,3% di aziende agricole e oltre il 15% di superfice agricola” ha detto Berni.

Problemi attuali, che vengono da lontano “Il valore lungo la filiera è il problema da affrontare – ha ribadito Berni -. Ad ogni prodotto agricolo deve essere riconosciuto il giusto valore. Non più procrastinabile una legge nazionale sul tema ma si deve agire anche a livello europeo. In primis, oltre alla revisione della Direttiva per le pratiche sleali, si chiede un osservatorio UE su costi, prezzi e marginalità. Bisogna intervenire anche su una revisione delle politiche finalizzate ad incentivare l’aggregazione e le relazioni di filiera. Il valore delle filiere nasce dalla materia prima” ha detto Berni.

Fra gli interventi quello dell’europarlamentare Dario Nardella: “I prossimi cinque anni in Europa saranno cruciali per il futuro delle politiche agricole – ha detto Nardella -. Questo riguarda da vicino l’Italia che è Paese leader nella produzione e nella manifattura dell’agroindustria. Dovremo tenere insieme tre aspetti relativi alla sostenibilità della produzione agricola – sostenibilità economica, sociale ed ambientale – per aiutare i nostri agricoltori nel rafforzare il loro potere negoziale nel sostenere i costi della transizione green. L’annuncio fatto dalla von der Leyen nella presentazione del dialogo strategico due settimane fa, con la creazione di un fondo apposito e aggiuntivo rispetto alla PAC per aiutare gli agricoltori a sostenere i costi ambientali, è estremamente importante. Ora dovremo impegnarci perché questo fondo possa essere effettivamente istaurato e sia diretto a chi davvero ne ha bisogno e lo merita”.

Leonardo Casini, professore Ordinario Università di Firenze, ha messo di fronte ai partecipanti i numeri e la situazione economica della Toscana in particolare, mostrando criticità e punti di forza; Matteo Bartolini, vicepresidente Cia Agricoltori Italiani, ha ribadito quello che Cia sta facendo a livello di iniziative e di rapporti, sia a Bruxelles sia a Roma.

Intervento realizzato con il cofinanziamento FEASR del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana Sottomisura 1.2

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