Il 29 aprile, gli Stati membri dell’Ue non ha raggiunto la maggioranza qualificata – in favore o contro – nel Comitato d’appello che ha discusso una proposta della Commissione per limitare l’uso di 3 insetticidi neonicotinoidi. Ora spetta alla Commissione, motu proprio, prendere una decisione. Quindi Stati membri hanno sostenuto la restrizione, 8 Stati membri hanno votato contro, tra cui l’Italia, e quattro Stati membri si sono astenuti durante il voto comitato di appello. Secondo quanto riportato da un articolo apparso il 30 aprile su La Stampa, l’Italia, che precedentemente aveva votato a favore, si è opposta perché non è stata accettata la richiesta per l’applicazione dei neonicotinoidi in granuli sulle foglie degli alberi da frutto prima della fioritura, mentre sarà possibile farlo dopo la fioritura stessa.
Il futuro – Tonio Borg, commissario per salute e i consumatori, commentando il non raggiungimento di una decisione, in un comunicato dalle Ue: "Anche se ora la maggioranza degli Stati membri supporta la nostra proposta, la maggioranza qualificata necessaria non è stata raggiunta. La decisione ora spetta alla Commissione. Dato che la nostra proposta si basa su una serie di rischi alla salute delle individuate dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, Efsa, la Commissione andrà avanti con il suo testo nelle prossime settimane. " Il Commissario ha inoltre aggiunto: "Mi impegno a fare del mio meglio per garantire che le nostre api, che sono così vitali per il nostro ecosistema e contribuiscono con oltre 22 miliardi di euro all’anno all’agricoltura europea, siano protette". La proposta limita l’uso di 3 neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiametoxam) per il trattamento delle sementi, applicazione al suolo (granuli) ed il trattamento su quelle piante e cereali che attraggono le api. Le eccezioni saranno limitate alla possibilità di trattare le colture che attraggono le api nelle serre, nei campi a cielo aperto solo dopo la fioritura. Se la Commissione dovesse decidere a favore, le restrizioni si applicano a partire dal primo dicembre 2013. Non appena sono disponibili nuove informazioni, e al più tardi entro due anni, la Commissione riesaminerà le condizioni di approvazione dei 3 neonicotinoidi per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici.