I nuovi rialzi del prezzo della benzina e del diesel – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso –, rispettivamente a 1,88 euro e a 1,77 euro a litro, incidono ulteriormente sui già troppo alti costi di produzione che gravano sugli operatori del settore agroalimentare. La mancata riforma della filiera agricola e la sua struttura commerciale ancora troppo legata al trasporto su gomma – continua Tiso – fanno sì che gli effetti della crisi siriana ricadano pesantemente sul mondo agricolo, già vessato in questi anni da numerosi rincari. E’ chiaro – conclude Tiso – che in questo contesto internazionale il ruolo del governo italiano non possa che essere parziale e limitato, ma ciò non può esentarlo dal varare finalmente una riforma complessiva del settore per evitare di esporlo tanto facilmente a condizionamenti esterni che nulla hanno a che vedere con la sua attività.
Informazione pubblicitaria