ROMA – Agli agricoltori, allevatori, pescatori, ai cittadini e ai loro alleati. Appello di Coapi, Coordinamento agricoltori e pescatori italiani per una nuova protesta ad un anno di distanza.
Fra il gennaio e il marzo del 2024 siamo usciti dalle nostre aziende per portare nelle strade italiane il nostro grido di indignazione per lo stato delle nostre aziende agricole e della pesca artigianale, del lavoro di chi coltiva, pesca e produce il cibo, delle nostre comunità e per il rischio grande che questo Paese perda i suoi agricoltori e pescatori.
La crisi economica, sociale e ambientale è cresciuta e, se non si interviene subito con atti e azioni straordinarie, per molte imprese questa rischia di essere l’ultima annata agraria.
Torniamo in strada per difenderci dall’aggressione della speculazione, per la dignità nostra e dei cittadini e perché un Paese senza agricoltori, allevatori e pescatori è senza futuro.
Chiediamo che il Governo dichiari lo Stato di crisi per attuare misure straordinarie e salvare le piccole e medie imprese dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, salvando, così, il lavoro, i territori, il diritto dei cittadini al cibo alla Sovranità ed alla Sicurezza Alimentare.
Chiamiamo i Comuni ad adottare delibere e gesti di sostegno concreti, le Regioni a certificare la crisi e chiediamo che il Governo adotti misure straordinarie
Aderite al documento che indice la mobilitazione, costituiamo il Consiglio Unitario per coordinarci, prepariamoci a riconquistare il diritto al futuro!
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