BOLOGNA – Non mancano segnali positivi nel complesso scenario dei risarcimenti legati al fondo Agricat.
Il tavolo istituito a settembre 2024 da Agricat, in collaborazione con i rappresentanti dei CAA (centri di assistenza agricola regionali, tra cui l’Emilia-Romagna), ha lavorato con impegno per correggere gli errori e aumentare l’ammontare degli indennizzi.
Grazie a questo sforzo congiunto, che nei prossimi giorni si tradurrà nell’invio degli esiti tramite pec a tutte le aziende, il totale dei risarcimenti per le gelate è passato dai 5 milioni inizialmente previsti ad agosto a 36 milioni, mentre quelli per le alluvioni sono cresciuti da circa 44 a 67 milioni, includendo anche i fondi della legge 100. «Questa collaborazione ha dato risultati tangibili, e auspichiamo che possa continuare anche in futuro”, commenta Marcello Bonvicini, presidente regionale di Confagricoltura.
Tuttavia, rimangono criticità significative.
I rimborsi erogati dal fondo Agricat ammontano a soli 56 milioni di euro, a fronte di uno stanziamento complessivo di 350 milioni, di cui 100 milioni provenienti direttamente dagli agricoltori attraverso le trattenute del 3% sulla domanda unica PAC. “È una situazione che merita attenzione”, afferma Bonvicini, che ribadisce la necessità di “un emendamento al piano di gestione del rischio per elevare la percentuale massima di indennizzo dal 10% al 30%, garantendo così una risposta concreta alle aziende colpite da alluvioni e gelate nel 2023”.
Secondo il piano di gestione del rischio 2023, l’indennizzo per i danni da gelate copre appena il 10% del danno accertato, con un totale di fondi assegnati pari a 36 milioni di euro. “In queste condizioni, le aziende agricole sono costrette a subire perdite insostenibili – aggiunge Bonvicini – la nostra richiesta di aumentare la percentuale di indennizzo dal 10% al 30% è rimasta per mesi inascoltata, lasciando gli agricoltori in una situazione di grave difficoltà”.
Per quanto riguarda i danni da alluvioni, il risarcimento – che secondo la legge 100 dovrebbe coprire l’intero ammontare del danno – è stato ridotto a causa dell’insufficienza di risorse. Nonostante i danni stimati ammontino a 98 milioni di euro, i fondi disponibili sono circa 70 milioni. “Un taglio lineare che penalizza ulteriormente le aziende già in crisi”, sottolinea il presidente regionale di Confagricoltura.
Bonvicini esprime, infine, forte preoccupazione sulle tempistiche di liquidazione di Agricat, che competono all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA). “A oggi mancano ancora i pagamenti per il 2023 a sostegno delle filiere frutticole, in particolare pere e kiwi. È fondamentale accelerare i tempi per la sopravvivenza delle aziende agricole”, conclude.