Peste suina africana, Confagricoltura Piacenza: Bene gabbie di cattura, ma poste vicino ad allevamenti

PIACENZA – Il presidente di Confagricoltura Piacenza Umberto Gorra e la presidente della sezione di prodotto suinicola Giovanna Parmigiani hanno partecipato, nella sede della Provincia di Piacenza, all’incontro di aggiornamento sulla Peste suina africana con il Commissario straordinario Filippini e gli assessori regionali all’Agricoltura, Alessio Mammi, e alle Politiche per la salute, Massimo Fabi insieme ai rappresentanti degli enti locali, dei consorzi e delle associazioni agricole e industriali.

Articolato l’intervento del Commissario che ha fotografato la situazione e la strategia delineata per contrastare la diffusione delle Psa. Collaborazione totale è stata espressa sia dagli assessori regionali che dalla presidente della Provincia Monica Patelli.

“Arriveranno finalmente le gabbie di cattura – ha sottolineato Parmigiani nel suo intervento – abbiamo rilevato che nei due casi, sul nostro territorio, in cui si è verificata la positività in allevamento, la biosicurezza era ai massimi livelli, ma fuori dai cancelli aziendali sono state trovate carcasse di cinghiali infetti.

Chiediamo che le gabbie siano poste nelle vicinanze degli allevamenti, perché sono quelli che oggi vanno protetti. Un altro aspetto che mi sta a cuore – ha proseguito – non c’è mai stata contaminazione da suino a suino, mi auguro che venga fatta una valutazione del rischio e che non ci siano più blocchi agli spostamenti così rigidi come avvenuto nei mesi scorsi, perché il blocco alle movimentazioni ha procurato situazioni di grave affollamento in cui gli animali, sani, stavano male per l’impossibilità di avere spazi adeguati, senza voler neppure menzionare i danni economici legati alla situazione”.

Più volte è stato sottolineato che la battaglia con contro la Psa sarà ancora lunga.

“Ben venga la disponibilità a reperire ulteriori fondi dichiarata dall’Assessore Mammi – commenta il presidente Umberto Gorra – perché l’elemento tempo non lascia indifferenti aziende e famiglie. Apprezziamo che sia gli assessori regionali che il Commissario agiscano con la consapevolezza del peso economico della filiera, sapendo che dietro a un allevamento che chiude c’è un allevatore in crisi, ci sono famiglie che vedono venir meno il lavoro, c’è una filiera che scricchiola.

Non riteniamo sufficienti i 10 milioni che dovrebbero arrivare a livello nazionale per il ristoro dei danni diretti e indiretti dalla Psa. Come Confagricoltura ci siamo già mossi a più livelli affinché venga attivata la riserva di Crisi dall’Unione europea e ci rincuora sentire anche su questo fronte c’è comunità d’intenti. Ringraziamo gli Assessori, il Commissario e la presidente della Provincia per questa ulteriore occasione di confronto e auspichiamo soprattutto che sia davvero giunto il tanto desiderato cambio di passo per uscire da questa situazione ad oggi gravissima per il settore”.

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