ROMA – “Nel giro di pochi giorni, la controversia sui dazi tra Stati Uniti e Cina si è intensificata drasticamente nonostante la Cina abbia sempre mantenuto una posizione coerente sulla questione, ponendo al primo posto dialogo e rispetto reciproco”.
A sottolinearlo è l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia sulla propria pagina Facebook.
“E’ dunque necessario – scrive l’Ambasciata – comprendere la risposta della Cina agli aggressivi aumenti tariffari degli Stati Uniti:
Il libro bianco pubblicato dalla Cina delinea una visione sistemica delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, sostenendo che non dovrebbero essere giudicate solo sullo squilibrio commerciale di merci. La Cina invita a considerare un quadro più ampio che includa lo scambio di servizi e le vendite locali delle imprese di entrambi i paesi. Il libro bianco sottolinea come la quota cinese nel deficit commerciale di merci statunitense sia in calo, mentre gli Stati Uniti godono di un surplus nel commercio di servizi, aumentato significativamente dal 2001. Sono considerevoli i ricavi generati dalle aziende statunitensi in Cina, superiori a quelli delle aziende cinesi negli Stati Uniti. L’approccio statunitense è focalizzato sugli aspetti negativi, la Cina è disposta a contromisure, anche nel settore dei servizi, pur con attenzione all’impatto interno.
La Cina considera la strategia tariffaria statunitense come un tentativo di scaricare le responsabilità delle proprie difficoltà economiche interne. Nonostante l’accordo commerciale di Fase Uno del 2020, gli Stati Uniti hanno imposto diverse restrizioni che la Cina considera violazioni dell’accordo. Ad esempio i controlli sulle esportazioni di semiconduttori, il calo delle importazioni cinesi di tali prodotti dagli USA e l’impatto sulle consegne di aeromobili Boeing a causa di problemi produttivi e di sicurezza. Alcuni prodotti statunitensi hanno perso attrattiva sul mercato cinese per diverse ragioni. In questo modo gli Stati Uniti vogliono contenere l’innovazione e lo sviluppo cinese attraverso la repressione delle sue aziende. La Cina contrasta questa visione affermando il proprio rispetto degli impegni commerciali e criticando le recenti azioni statunitensi, come la pressione su TikTok, come violazioni del principio di non trasferimento forzato di tecnologia. Da sottolineare l’apertura cinese post-adesione al WTO e la progressiva riduzione delle tariffe doganali.
In questa disputa la Cina ha sempre mantenuto una posizione costante, incentrata sulla risoluzione delle controversie attraverso il dialogo basato su uguaglianza e reciproco vantaggio. Ha onorato l’accordo di Fase Uno nonostante le azioni restrittive statunitensi, privilegiando le relazioni bilaterali e gli interessi comuni.
La Cina continua a chiedere agli Stati Uniti di revocare i dazi e cessare la coercizione economica, esprimendo preoccupazione all’OMC per le tariffe reciproche che minacciano l’ordine commerciale globale. La Cina ribadisce che non ci sono vincitori nelle guerre commerciali e promuove soluzioni multilaterali. Pur non desiderando una guerra commerciale e mantenendo aperta la via del negoziato (ma non sotto pressione), la Cina è pronta a rispondere con fermezza a ulteriori escalation da parte degli Stati Uniti” conclude il testo dell’Ambasciata cinese in Italia.
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