ROMA – Confagricoltura ribadisce la propria posizione sulla classificazione dei vasi per fiori e piante, sostenendo che questi non possano essere considerati imballaggi ai fini normativi.
Secondo l’organizzazione agricola, infatti, i vasi utilizzati nella fase di coltivazione svolgono una funzione produttiva essenziale, distinta da quella tipica degli imballaggi, destinati invece alla vendita o al trasporto.
La questione è stata al centro di un confronto nei giorni scorsi al Ministero dell’Ambiente, dove Confagricoltura ha espresso le proprie perplessità in merito alle implicazioni derivanti dal nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi – che entrerà in vigore nel 2026 – e dalla recente delibera del CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).
L’organizzazione agricola chiede di avviare un confronto con la Commissione Europea per chiarire i criteri applicativi della normativa, con l’obiettivo di escludere dal contributo ambientale le principali tipologie di vasi da coltivazione, così come quelli riutilizzati all’interno di circuiti aziendali o tra imprese.
Un altro punto critico è rappresentato dalla scadenza del periodo transitorio fissata al 30 giugno 2025: fino a tale data, non sono previsti controlli o sanzioni sull’applicazione del contributo ambientale (CAC). Confagricoltura sottolinea però che, in assenza di chiarimenti ufficiali, non possono essere considerati attualmente operativi obblighi specifici per i vasi da coltivazione, né per i sistemi di riutilizzo già oggetto di esenzione in base alla prassi consolidata.