Induno Olona (VA) – Entro il 2030, l’obiettivo è arrivare all’approvvigionamento del 30% delle materie prime da pratiche agricole rigenerative.
Se ne è parlato al talk di Carlsberg Italia – in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy e promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare le eccellenze produttive italiane – che si è svolto al Birrificio Angelo Poretti un talk istituzionale per tracciare nuove traiettorie per la filiera brassicola e il sistema agroalimentare italiano.
Ad aprire i lavori, Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, ha sottolineato come “il nostro Birrificio Angelo Poretti rappresenti il cuore locale di un’azienda globale. Siamo orgogliosi di poter affermare che, solo nell’ultimo anno, ogni nostro dipendente ha generato mediamente 35 posti di lavoro lungo tutta la catena del valore, contribuendo in maniera concreta all’economia circolare e al rafforzamento del Made in Italy.”
L’agricoltura rigenerativa come volano per la sostenibilità
Il talk ha rappresentato un momento di confronto su sostenibilità, occupazione e rigenerazione agricola, temi chiave per il futuro del comparto. In particolare, è stato presentato l’impegno del Gruppo Carlsberg verso l’agricoltura rigenerativa, una leva strategica cruciale per affrontare le sfide ambientali e produttive dei prossimi anni. Entro il 2030, infatti, l’obiettivo è quello di approvvigionare almeno il 30% delle materie prime da pratiche agricole rigenerative, con un traguardo finale del 100% entro il 2040.
Questa transizione riflette l’impegno di Carlsberg nel costruire un sistema agricolo resiliente, sostenibile e sempre più locale. La birra, infatti, è prima di tutto un prodotto agricolo e le sue principali materie prime (orzo, malto, luppolo) provengono da aziende agricole il cui impatto ambientale è significativo. Da qui, l’urgenza di sviluppare pratiche che migliorino la salute del suolo, favoriscano la biodiversità e riducano l’uso di risorse naturali.
Durante l’incontro, sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore, studenti e attori della filiera. Il Presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Mirco Carloni, ha evidenziato l’importanza delle filiere collegate alla produzione di birra, come quelle del luppolo e dell’orzo, fondamentali per offrire nuove opportunità all’agricoltura italiana.
Anche Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della XIII Commissione Agricoltura, ha sottolineato il valore dell’agricoltura rigenerativa all’interno di filiere ben strutturate e collaborative, capaci di coniugare internazionalizzazione e identità territoriale. “Il caso di Carlsberg dimostra come sia possibile valorizzare il Made in Italy attraverso politiche agricole sostenibili e innovative”, ha affermato.
L’importanza della ricerca scientifica
Sul piano scientifico, Andrea Rocchi, Presidente del CREA, ha ribadito il ruolo della ricerca per accelerare la transizione verso una sostenibilità agricola avanzata, evidenziando come l’agricoltura rigenerativa stia diventando sempre più centrale per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.
Danimarca: un modello virtuoso
Dalla Danimarca – Paese d’origine del Gruppo Carlsberg – sono intervenute Anette Christiansen, del Consiglio per l’Agroalimentare Danese, e Francesca Zaccarelli, AgriFood Expert dell’Ambasciata di Danimarca, portando la prospettiva di un Paese dove l’agricoltura rigenerativa è ormai parte integrante delle politiche ambientali, grazie anche a strumenti come la Carbon Tax e a nuove forme di cooperazione pubblico-privato.
Christian Garavaglia, docente e consigliere regionale lombardo, ha messo in luce il valore economico e ambientale delle produzioni locali, come il luppolo Made in Italy, e il crescente interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili: “Il 21% dei consumatori è disposto a pagare di più per un prodotto bio, segnale importante per la costruzione di filiere responsabili e competitive”.
In chiusura, Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, ha ribadito che “l’agricoltura rigenerativa rappresenta un pilastro fondamentale della strategia Together Towards ZERO and Beyond, che guida da oltre un decennio l’impegno ESG del Gruppo. Lavoriamo per costruire una filiera brassicola sempre più sostenibile, dove localismo, qualità e impatto positivo sul territorio vadano di pari passo con l’innovazione”.
Ha concluso l’incontro Andrea Borello, creator e divulgatore, con un invito ad agire con urgenza e consapevolezza per affrontare le sfide ambientali globali.