MILANO – Rilanciare l’identità e l’economia della Val Versa (PV) attraverso una manifestazione che unisce territorio, tradizione e turismo. Questo l’obiettivo di “ValVersa da Vivere – Territorio, Tradizione, Turismo”, evento presentato a Palazzo Pirelli e in programma dal 15 al 18 maggio 2025 a Santa Maria della Versa, nel cuore dell’Oltrepò pavese.
L’iniziativa, promossa da Regione Lombardia e dal Comune capofila insieme ad altri sei municipi del territorio, rappresenta una nuova vetrina per valorizzare il tessuto produttivo, agricolo ed enogastronomico di una delle zone più affascinanti della Lombardia.
Un evento di territorio con radici storiche
“ValVersa da Vivere” trae ispirazione dalla storica rassegna “ValVersa Produce”, attiva tra gli anni ’80 e i primi Duemila, e punta a riprendere quel percorso di promozione locale su scala regionale e nazionale.
La manifestazione coinvolge, oltre a Santa Maria della Versa, anche i comuni di Canneto Pavese, Colli Verdi, Golferenzo, Montecalvo Versiggia, Montescano e Volpara, che hanno aderito con entusiasmo, contribuendo con idee, proposte e risorse. Una rete territoriale coesa che mira a valorizzare le eccellenze della Val Versa sotto ogni punto di vista: culturale, agricolo, turistico ed economico.
Beduschi: “Tradizione vinicola come motore identitario”
Durante la conferenza stampa, l’assessore regionale Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) ha sottolineato come l’agricoltura sia il cuore pulsante della Val Versa:
“Parliamo di una vera capitale dell’enologia italiana. ‘ValVersa da Vivere’ è un esempio virtuoso di come la tradizione agricola possa diventare leva per lo sviluppo locale, attrattività turistica e coesione sociale”.
Mazzali: “Turismo esperienziale per il rilancio dell’Oltrepò”
A fare eco alle parole di Beduschi, l’assessora al Turismo Barbara Mazzali, che ha evidenziato il valore strategico dell’enogastronomia per il turismo:
“Cibo e vino sono oggi elementi centrali nella scelta delle destinazioni. ‘ValVersa da Vivere’ è un format moderno, che racconta il territorio attraverso esperienze autentiche e profonde, capaci di generare economia e appartenenza”.
Il programma: degustazioni, cultura e scoperta
Il calendario della manifestazione prevede convegni, spettacoli, visite guidate, esperienze enogastronomiche e degustazioni diffuse. Un mix di cultura, intrattenimento e promozione, in collaborazione con produttori locali, sommelier e associazioni del territorio.