Giovani e filiere: questi, in estrema sintesi, i due pilastri dell’azione della Regione per lo sviluppo del settore agricolo in Toscana. Il quadro emerge dall’intervento che l’assessore Gianni Salvadori ha tracciato questo pomeriggio alla palazzina Lorenese della Fortezza da Basso in occasione di Expo Rurale.
L’assessore toscano Gianni Salvadori – "Abbiamo scelto di lavorare in maniera mirata – ha detto Salvadori – pur in un momento difficile, con la crisi già in atto, che avrebbe forse reso più facile fare interventi a pioggia. Invece abbiamo scelto la strada più difficile, ma i risultati ci hanno dato ragione." E a conferma ci sono i numeri. "Sono stati complessivamente presentati 63 Pif , progetti integrati di filiera – ha detto Salvadori – di questi ne sono stati accolti 37. La Regione li ha finanziati con 57 milioni, che hanno attivato 130 milioni di interventi. Sono coinvolte 3281 aziende. Questo significa – ha sottolineato – che in Toscana sappiamo fare rete, anche in agricoltura, e questo è fondamentale rispetto alla frammentazione delle nostre aziende, che sono in maggioranza piccole, ed è un fattore decisivo per il futuro." L’altro pilastro sono i giovani. "Abbiamo chiesto ai giovani – ha aggiunto Salvadori – di investire e abbiamo finanziato questa voglia di investimento, arrivando a concedere il 50% dell’importo, con cifre che arrivano a superare 170 mila euro ad azienda. Abbiamo avuto 634 domande e, ad oggi, per 367 c’è già l’atto di assegnazione. Significa che queste aziende sono partite. Dal 2011 al 2012 le aziende condotte da giovani sono passate da 3320 a 3729, con un incremento di circa 400 aziende. Per il futuro registriamo un altro dato positivo: raddoppiano le iscrizioni ai corsi di agraria all’università e anche quelli alle scuole superiori." Non solo dati positivi, anche criticità. "Una di queste è il credito – ha detto Salvadori – l’altra è la terra. Sul credito chiedo che banche e Governo si facciano carico del problema, perché le aziende hanno bisogno di credito e se lo meritano. Sulla terra – ha continuato – noi in Toscana ci siamo inventati l’Ente Terre di Toscana, che ora sta per partire, e con il quale speriamo di dare soluzioni ai giovani che non hanno la terra per fare partire le loro idee imprenditoriali".
Filiere – Gli altri temi importanti per la Regione riguardano ancora le filiere. "Vogliamo – ha detto Salvadori – che il valore aggiunto creato resti in Toscana, con un circuito virtuoso fra produzione, trasformazione e consumo. In questo un grande ruolo possono averlo le mense (scuole, ospedali, enti) che confezionano 50 milioni di pasti in Toscana. E poi c’è la ristorazione non collettiva. Pensate se ogni ristorante usasse, ad esempio, olio toscano: la produzione non basterebbe." Zootecnia, florovivaismo, agricoltura sociale: altri temi di grande rilievo, come anche, il profilo ambientale dell’agricoltura, il suo ruolo nel fronteggiare i cambiamenti climatici. "Oggi in Toscana – ha detto Salvadori – lavorano in aziende agricole 364 persone con disabilità, soprattutto mentali, grazie all’intervento della Regione." Invece sui cambiamenti climatici: "Dobbiamo recuperare i laghetti che negli anni passati avevamo realizzato in collina, perché servono per fronteggiare la siccità, ma anche per arginare le bombe d’acqua prima che dilaghino in pianura".
Innovazione – E poi c’è l’innovazione. "Un tema importante – sottolinea ancora – di cui c’è grande bisogno, innovazione e ricerca che partano dai bisogni delle imprese. Basti pensare che dei Programmi di Filiera che abbiamo finanziato, ben 34 avevano anche la misura sull’innovazione". Infine un appello al Governo. "Occore un riequilibrio – ha detto Salvadori – in vista della nuova Pac, e occorre che le Regioni siano coinvolte nei processi decisionali. Non è pensabile che le cose si facciano solo a Roma. Invito il Governo ad aprire una discussione su questo"
Leggi l’intervento del presidente CIA TOSCANA Giordano Pascucci