«Grazie alla ricerca la produttività agricola è cresciuta in parallelo con l’aumento della popolazione mondiale: dagli anni ’60 gli abitanti del pianeta sono passati da poco più di 3 miliardi a 7 miliardi; mentre la produzione cerealicola è passata da circa 900 a quasi 2.400 milioni di tonnellate. Praticamente nello stesso periodo la produzione di cereali è aumentata il 50 per cento più velocemente della popolazione mondiale. Ma l’Italia investe davvero poche risorse nella ricerca. Le somme impegnate sono in calo per l’Italia per la spesa pubblica per la ricerca in agricoltura: 440,7 milioni di euro nel 2008 contro 311,1 mln/€ nel 2011; per una media dello 0,8% (2008-2010) rispetto valore della produzione agricola (per un totale di 1 miliardo e 108 milioni nello stesso triennio). Senza ricerca non può esserci futuro». Lo sottolinea Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF), in occasione della giornata della Notte dei Ricercatori, in programma oggi in tutta Italia (ed Europa) promossa dalla Commissione Europea.
Crescita – L’obiettivo di Europa 2020 è di innalzare fino al 3% la quota del Pil destinata a finanziare ricerca e innovazione (in tutti i settori), mentre oggi la media europea a 27 è del 2%. Con molte differenze dal momento che Francia (2,26%) e Germania (2,82%) superano già la soglia media; altri paesi ancora più virtuosi che sono già al 3% (Svezia, Danimarca e Finlandia) e un’Italia, relegata agli ultimi posti con l’1,26% e con un obiettivo fissato tutt’altro che ambizioso (1,58%). «E’ necessario – aggiunge Sisti – invertire il trend e puntare sempre di più sulla ricerca, perché ci sarà bisogno di una maggiore produzione agricola e di qualità, ma anche di una gestione sostenibile delle risorse naturali. La Notte dei Ricercatori, in questo contesto, è un grande evento che servirà a far conoscere i molti aspetti della ricerca, la qualità dei nostri ricercatori e avvicinare i cittadini ad aspetti della scienza e della quotidianità spesso non visibili. Molti colleghi dottori agronomi e dottori forestali, che fanno ricerca in ambiti diversi, daranno anche oggi il proprio contributo a questo evento; il CONAF proseguirà il proprio impegno nella serie di iniziative già avviate nell’ambito della ricerca in agricoltura a fianco dei centri di ricerca, delle Università, della produzione».