961 milioni di euro, 90 milioni in più rispetto alla somma complessiva della passata programmazione che era pari a 870 milioni di euro. Questo il risultato per la Toscana del riparto, approvato oggi a Roma, per la nuova Pac, la politica agricola comunitaria. L’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, all’uscita della riunione che si è svolta oggi nella capitale esprime tutta la sua soddisfazione. "Per la Toscana, per il nuovo Programma di sviluppo rurale, avremo a disposizione il 10 per cento in più rispetto alla precedente programmazione. E’ stato premiato lo sforzo che abbiamo fatto come Regioni per avere risorse ulteriori che andranno a vantaggio delle imprese." Ma c’è un’ulteriore buona notizia. "Ci sono altri 2,2 miliardi per le imprese, dei quali 1,6 miliardi per i piani di gestione del rischio e il resto, fino al totale di 2,2 miliardi per la biodiversità animale. Nelle prossime settimane ci riuniremo per la definizione dei piani nazionali e ci impegneremo – conclude Salvadori – perchè una quota importante di queste risorse possa andare a vantaggio delle imprese toscane". "Un’ottima notizia – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – per l’agricoltura toscana, che premia l’impegno della Regione e che garantisce nuova linfa alla volontà di investire dimostrata dai nostri imprenditori".
SODDISFAZIONE CIA: "Grande risultato per la Toscana" – Piena soddisfazione della Cia per il risultato della Toscana sulla ripartizione delle risorse del prossimo Piano di sviluppo rurale. «Molto bene, grande risultato per la Toscana» è il commento di Giordano Pascucci presidente della Cia Toscana alle notizie, riportate dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’assessore Gianni Salvadori, relative alla conclusione dell’accordo nazionale per il riparto delle risorse del II pilastro Pac (Sviluppo Rurale). La Toscana porta a casa un risultato importante, in quanto il nuovo Piano di Sviluppo rurale Regionale per il periodo 2014-2020 avrà una dotazione finanziaria di oltre 960 milioni di euro, circa 90 in più rispetto all’attuale PSR. «Adesso – sottolinea Pascucci -, la sfida per tutti noi è sui tempi, occorre presentare al più presto, all’Unione Europea, la stesura del nuovo PSR ad attivare quanto prima la fase di transizione per far ripartire e sostenere gli investimenti e gli interventi delle imprese agricole toscane e potenziare le politiche per lo sviluppo rurale, puntando in particolare su ricambio generazionale, aggregazione dei produttori, strategia di filiera, sviluppo locale, innovazione, ammodernamento e competitività delle imprese». Per quanto riguarda invece l’altro importante pilastro della nuova PAC, il primo quello sui pagamenti diretti, conclude Pascucci, «è necessario concentrare la nostra attenzione dell’intero sistema toscano affinché le scelte che dovranno essere adottate a livello nazionale vadano, non a marginalizzare ma, a valorizzare le imprese agricole toscane attraverso un riequilibrio territoriale tra beneficiari della spesa; orientare le risorse verso le imprese professionali e l’agricoltura produttiva, assicurando adeguate forme di sostegno ai piccoli agricoltori che garantiscono il presidio territoriale a partire dalle aree montane svantaggiate, e valorizzare le produzioni di qualità nonchè lagricoltura sostenibile».