CHiP50, i cogeneratori a biomassa per le imprese agricole secondo il Gruppo ESPE

“Rispettare l’ambiente risparmiando”. È il concetto alla base di CHiP50, la soluzione ad alto rendimento per la micro cogenerazione a biomassa, studiata dal Gruppo ESPE per le imprese agricole. L’azienda di Grantorto, primo Energy System Integrator operante nel settore delle energie da fonti rinnovabili del Veneto e tra i primi cinque a livello nazionale, sarà presente come espositore a Fieragricola 2014 (padiglione 3, stand B3), dove illustrerà i vantaggi del suo nuovo impianto modulare. Ne abbiamo parlato con Enrico Meneghetti, Business Development Manager del Gruppo Espe.

Dott. Meneghetti, gli impianti a biomassa sono una soluzione vantaggiosa per le imprese agricole?
Sicuramente, soprattutto nelle situazioni in cui ci sia una necessità non trascurabile di energia termica, rispetto all’impiego dei combustibili tradizionali. Non a caso, i consumi crescenti di gasolio per il riscaldamento, ad esempio delle serre, sono giunti ormai ad occupare una voce importante di spesa nel bilancio di  molte aziende agricole. La biomassa derivata dal legno applicata al giusto sistema di cogenerazione garantisce, invece, costi più contenuti.

Quindi rispetto dell’ambiente e maggiore risparmio, ma i costi iniziali?
Bisogna cambiare la prospettiva e vedere l’acquisto di un impianto del genere come un investimento industriale vero e proprio di lungo periodo. Oggi, per l’agricoltore, un impianto a biomassa significa un’occasione per produrre energia pulita, riducendo le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e al contempo un’importante fonte di integrazione del reddito con aumento della competitività.

Può farci un esempio?
Molte aziende agricole, nel periodo invernale, rinunciano a sfruttare appieno le proprie possibilità per contenere quanto più possibile i costi  pensiamo al riscaldamento delle serre.  Con un cogeneratore a biomassa legnosa come il CHiP50, che lavora ad alto rendimento, si ha la possibilità di ottimizzare la produttività rendendola massima in ogni stagione.

Può riassumerci le caratteristiche del CHiP50?
Si tratta di una soluzione per la micro cogenerazione ad alto rendimento a Syngas a biomassa legnosa vergine. Si tratta di un impianto modulare della taglia di 49 kWe e 100 kWt per modulo, utilizzabile anche in assetto di tri-generazione, ovvero in grado di produrre elettricità, calore e raffrescamento (quest’ultimo per mezzo di un assorbitore), e di fornire energia termica ed elettrica fino a 7.500 ore l’anno.

In particolare, quale fonte rinnovabile viene usata per il Chip50?
La biomassa usata dal CHiP50 è il cippato di legno vergine ricavato da alcune comuni essenze come le conifere ed il faggio presenti su vaste aree del territorio italiano. Lo sviluppo della filiera delle biomasse legnose rappresenta un’ulteriore opportunità di sviluppo per le aree agricole, in grado di generare un indotto economico sul territorio e contribuire all’autonomia energetica dei piccoli centri attraverso la diffusione, ad esempio, di reti di teleriscaldamento.A questo si aggiunge l’effetto benefico dell’attività di pulizia dei sottoboschi generata dalla richiesta  di materiale cippato. Un bosco pulito e sano può infatti svilupparsi in modo più rigoglioso e sicuro rispetto ad un bosco trascurato, senza dimenticare l’opportunità offerta da nuovi posti di lavoro occupabili.

Sono previsti incentivi o sgravi fiscali  per CHiP50?
Certamente, il nostro prodotto è in grado di garantire la massimizzazione dei rendimenti di conversione assicurando nel contempo l’accesso alle tariffe incentivanti previste dal Decreto Ministeriale del MSE 6 luglio 2012, in gergo il “Decreto Rinnovabili Elettriche”. Tale Decreto prevede un valore degli incentivi suddiviso in funzione della taglia dell’impianto e della tipologia di conto rinnovabile utilizzata, con la possibilità di ottenere eventuali premi aggiuntivi. In particolare gli impianti alimentati a biomassa di tipo b (sottoprodotti di origine biologica) accedono ad una tariffa incentivante di tipo omnicomprensivo per una durata di 20 anni pari a 252 €/MWh e, per potenze fino a 200 KW, non prevedono l’obbligo di iscrizione a registro.

L’ impianto di cogenerazione a biomassa di ESPE può essere utilizzato anche in altri settori?
CHiP50 è un prodotto molto versatile che può essere utilizzato anche per soddisfare le  esigenze di risparmio energetico di altri settori come l’industriale, della distribuzione e produzione di cippato, delle falegnamerie, del settore alimentare, cartario, ceramico, del vetro, chimico, metalmeccanico, tessile , dei complessi artigianali e alberghiero.

 

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