Gli utili riferiti all’attività delle aziende agroalimentari (solo 7 miliardi di euro tra il 2008 e il 2011) e le retribuzioni per il lavoratori del settore (76 miliardi di euro per il medesimo periodo), confermano le gravi difficoltà in cui versa l’agricoltura nostrana. Questi numeri – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso –, forniti da una ricerca Nomisma, pongono in rilievo soprattutto come il 51% della spesa alimentare (pari a 216 miliardi di euro) sia destinato ad attori esterni alla filiera. Le storture che questa ricerca pone in evidenza – conclude Tiso – sono plateali e richiedono immediati correttivi. E’ infatti impensabile credere che, a fronte di remunerazioni e utili tanto bassi, gli operatori del comparto agroalimentare riescano a portare avanti il proprio lavoro in un contesto economico così avverso.
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