Nobile Vinitaly, il ‘sistema’ vincente di Montepulciano

Al padiglione 9 del Vinitaly, quello dedicato alla Toscana, spicca da sempre lo stand del Consorzio del Vino Nobile (stand D12/D13). Non solo per la sua posizione e per la sua evidente presenza (oltre 300 metri quadri investiti in fiera), ma anche perché raccoglie oltre 20 aziende in forma diretta. Un caso di dimostrazione che l’unione fa davvero la forza. «E’ una delle nostre filosofie di base – spiega Andrea Natalini, presidente del Consorzio del Vino Nobile – quella di promuovere la denominazione dando l’idea di unione e coesione tra le aziende stesse per dimostrare come la filosofia produttiva del Vino Nobile sia molto omogenea e parta da un denominatore comune: il territorio». Così l’operatore (ne sono attesi oltre 50 mila a VeronaFiere), ma anche gli appassionati, potranno trovare allo stand del Consorzio del Vino Nobile un po’ di Montepulciano. «Il design del nostro stand è stato curato da architetti specializzati in queste forniture – dice Paolo Solini, coordinatore del Consorzio – seguendo alcune chiavi di lettura, tra le quali una molto importante per noi ovvero mettere in risalto il territorio». E questo è stato possibile grazie anche all’apposizione di pannelli che in gigantografie riportano i principali monumenti di Montepulciano e le fasi di lavorazione del vino, dalla vigna alla cantina.
 
Presenza
– «La nostra presenza a Verona è fondamentale – continua Andrea Natalini – perché Vinitaly è una vetrina per il vino italiano nel mondo ed è qui che possiamo cominciare a seminare le basi che poi vengono solidificate con i nostri viaggi all’estero, altro punto importante nell’agenda consortile che già quest’anno ci ha visto impegnati negli Stati Uniti e a maggio di nuovo in Oriente». Tra le novità di cui il Consorzio parlerà a Vinitaly, quella del progetto “Zero CO2” per “azzerare” le emissioni di anidride carbonica derivanti dal ciclo di produzione del Vino Nobile. Al termine dell’iter Montepulciano, con la DOCG Vino Nobile, sarà il primo distretto in Italia a poter certificare l’impatto zero sull’atmosfera della propria produzione vinicola. Il progetto ha come presupposto la riduzione delle emissioni dei gas-serra e la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e si pone come obiettivo la riduzione o la compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalle tre fasi su cui si articola la produzione della DOCG Vino Nobile (agricola, aziendale e di trasporto). Garante scientifico della complessa ed ambiziosa operazione è la Università G. Marconi di Roma  mentre i partner attuali sono già il Comune di Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile e la sezione italiana dell’ISES, oltre alle Istituzioni, dalle quali stanno arrivando le adesioni, prime tra tutte la Regione Toscana, la Provincia di Siena e la Camera di Commercio di Siena.
 

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