Nell’ennesima Pasqua sotto il segno dell’austerity, con i consumi alimentari fermi al palo e i budget di spesa “tagliati” dalla crisi, anche la tradizione delle colombe e delle uova di cioccolato comincia a essere intaccata. Quest’anno oltre 2 italiani su 10 (il 23 per cento) non acquisteranno i dolci simbolo della festa, mentre chi lo farà si orienterà decisamente verso i prodotti industriali venduti nelle catene della Gdo (il 51 per cento) e solo il 26 per cento opterà per “soluzioni” artigianali da pasticceria. E’ la stima della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Più che al palato e alle consuetudini pasquali, insomma, i consumatori guarderanno al portafoglio. Tanto più che oggi quasi due famiglie su tre si trovano a subire non più la sindrome della quarta settimana, ma quella della terza -spiega la Cia- e il fatto che Pasqua cade quest’anno il 20 aprile e prima di due ponti ravvicinati con partenze programmate riduce ancora di più il budget “straordinario” per la festa.
Dettaglio – Non aiuta gli acquisti neanche l’andamento dei prezzi al dettaglio, con aumenti medi del 3-4 per cento per i due prodotti tipici, soprattutto per le colombe di marca -osserva la Cia- mentre restano stabili i listini di quelle senza “marchio”: il prezzo, assolutamente “low-cost”, rimane compreso tra i 3,65 e i 4 euro. La conseguenza di questi rialzi e della “spending review” delle famiglie sulla tavola a causa della situazione economica -sottolinea la Cia- è un calo stimato dei consumi di uova di cioccolato e colombe del 9 per cento circa, in parte compensato dall’incremento dei dolci “fai da te” (+12 per cento) come la pastiera napoletana o la scarcella di Pasqua pugliese. Ma soprattutto -aggiunge la Cia- si consolida sempre di più quel comportamento improntato al risparmio già messo in atto dagli italiani lo scorso anno: le uova di cioccolato si compreranno quasi esclusivamente ai bambini e le colombe saranno un “must” per la tavola di casa e meno un regalo per parenti e amici. In totale, quindi, secondo le previsioni della Confederazione, da qui alla domenica di Pasqua si acquisteranno 32 milioni di uova di cioccolato (erano 35 milioni nel 2013) e un po’ più di 27 milioni di colombe pasquali (30 milioni nel 2013), con un giro d’affari complessivo che non raggiunge il mezzo miliardo di euro.