Caldo: con le temperature in crescita, tornano su i consumi di frutta e verdura. +5% l’aumento medio

Accantonato il maltempo, che nelle scorse settimane ha colpito l’Italia a macchia di leopardo causando milioni di euro di danni alle campagne soprattutto nel Nord-Est e in Puglia, le temperature si sono lentamente rialzate. Ma in attesa del primo week-end di luglio, dove sono previsti anche picchi di 40°C al Sud, è già “boom” dei consumi di frutta e verdura fresca, con un aumento medio stimato della domanda superiore al 5 per cento. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. L’arrivo del caldo modifica le abitudini alimentari degli italiani, riportando in alto le vendite di ortofrutta fresca (soprattutto lattuga, carote, pomodori, cetrioli, albicocche, ciliege, pesche, meloni e angurie), aiutate anche dall’andamento dei listini al dettaglio con un calo dei prezzi sia di frutta (-7,5 per cento) che di verdura (-12,1 per cento). Un cambiamento nel carrello della spesa positivo per agricoltori e consumatori -sottolinea la Cia-. Infatti per i produttori è una prima boccata d’ossigeno dopo la flessione dei consumi di ortofrutta dei mesi scorsi (-1,2 per cento in quantità e -2,8 per cento la spesa). Per le famiglie, invece, soprattutto bambini e anziani, è la scelta più giusta per combattere afa e colpi di calore. Frutta e verdura, infatti, non solo dissetano e rinfrescano, contenendo una notevole quantità d’acqua, ma reintegrano i sali minerali persi con l’eccesiva sudorazione e riforniscono di vitamine e di sostanze antiossidanti, nutrendo l’organismo e proteggendolo allo stesso tempo dai danni correlati all’esposizione al sole.

 

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