Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato il testo di un decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale. I contenuti, ad oggi ancora provvisori, interessano una larga fetta di contribuenti. Ne diamo una ragionevole sintesi, rimandando ai prossimi numeri di Dimensione Agricoltura gli approfondimenti del caso. Dal 2015 l’Agenzia delle entrate invierà telematicamente a pensionati e lavoratori dipendenti il modello 730 di dichiarazione dei redditi precompilato. Il modello conterrà, oltre ai dati anagrafici del contribuente e dei familiari, i redditi percepiti dal datore di lavoro o dagli istituti previdenziali. Verranno inseriti anche i dati inerenti mutui, assicurazioni, contributi previdenziali. Dal 2016 verranno inseriti anche i dati raccolti con la Tessera sanitaria (acquisto di medicinali e prestazioni sanitarie in genere). Il contribuente potrà accettare oppure modificare/integrare la dichiarazione. Nella prima ipotesi, il contribuente non avrà più controlli sui dati inseriti in dichiarazione; nella seconda potrà, effettuate le modifiche/integrazioni del caso, rinviarla direttamente all’Agenzia delle entrate, oppure rivolgersi ad un CAF. Per consentire la precompilazione, i datori di lavoro dovranno anticipare al 7 marzo l’invio dei modelli 770. Si amplia la platea dei contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione: se l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta, ha un valore non superiore a € 100mila (oggi € 25.822), e non comprende immobili o diritti reali immobiliari, la dichiarazione non è più dovuta. Non è più dovuta anche la dichiarazione integrativa in caso di rimborsi fiscali erogati successivamente alla presentazione della dichiarazione. I documenti a corredo della dichiarazione potranno essere copie degli originali autocertificati come autentici. Non è più dovuta la comunicazione all’Agenzia delle entrate per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili che proseguono per più periodi di imposta. Azzerati gli adempimenti per i rimborsi IVA fino a € 15mila (ora € 5mila). I contribuenti “non a rischio” non dovranno più presentare la garanzia fideiussoria per qualunque ammontare del rimborso, a condizione che sulla dichiarazione sia apposto il visto di conformità da parte di un CAF imprese o di un professionista. Le comunicazioni delle cessioni o acquisti effettuate con Paesi black list dovranno essere presentate annualmente (adesso trimestrali) con esonero a € 10mila (attualmente € 500). Le imprese che effettuano cessioni o acquisti intracomunitari, possono effettuarle già fin dall’atto dell’apertura della partita IVA (oggi dovevano aspettare almeno 30giorni). Detraibile l’IVA sulle spese di rappresentanza (omaggi) di costo unitario non superiore a € 50 (adesso € 25,82) . La nozione di “prima casa” ai fini IVA si allinea a quella ai fini dell’Imposta di registro: l’aliquota agevolata al 4% si applica per gli acquisti di immobili classificati in categoria catastale diversa da A1, A8, A9.
Da Dimensione Agricoltura, luglio 2014