Giuseppe Bombino, dottore forestale, è stato nominato come rappresentante del CONAF nell’Advisory Board del Progetto TREES, progetto di ricerca finanziato dalla Commissione europea che ha l’obiettivo di individuare le falle nel regolamento Ue introdotto nel 2010 per contrastare il commercio illegale di legname attraverso la sinergia tra PEFC e Interpol. Bombino ricopre, tra le altre cose, il ruolo di Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, e si trova in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Esperienza – «Il CONAF – spiega il presidente nazionale Andrea Sisti – ha ritenuto estremamente significativo poter proporre come proprio delegato un collega che, per il ruolo istituzionale ricoperto, per le esperienze maturate, per la indubbia cultura forestale e specialmente per la sua storia personale, potesse pienamente rappresentarci in un consesso di alto profilo internazionale qual è il Progetto TREES. Un progetto al servizio della filiera italiana bosco-legno, ancora oggi troppo spesso lesa dalle importazioni illecite». «Il dott. Bombino – aggiunge Stefano Poeta, presidente dell’Ordine della Provincia di Reggio Calabria – è un nostro iscritto, Consigliere dell’Ordine, e anche Ricercatore e Docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si tratta di un collega in grado di dare garanzia di impegno e competenza».
Progetto TREES (Timber Regulation Enforcement to protect European wood Sector from criminal infiltration), partito ufficialmente il 1° settembre, è finanziato dalla DG Affari Interni della Commissione europea nell’ambito del Programma ISEC (Prevenzione e lotta al crimine). E’ un progetto di ricerca transnazionale della durata di 20 mesi che ha l’obiettivo di rafforzare gli strumenti anti-corruzione europei contro le attività illecite che ogni anno vengono commesse nel settore foresta-legno e per indagare le falle nell’attuale normativa comunitaria (regolamento europeo 995/2010 Timber regulation).
«Si tratta di un progetto all’avanguardia – spiega il consigliere nazionale Mattia Busti rappresentante CONAF nel CdA di PEFC Italia – che ci consentirà di aiutare concretamente gli operatori legali del settore legno e i consumatori di tutto il continente. Inoltre, con questo progetto si rafforza il ruolo del PEFC, e con esso del CONAF, al servizio della filiera italiana bosco-legno, ancora oggi troppo spesso lesa dalle importazioni illecite».
PEFC è un’associazione internazionale senza fini di lucro che certifica e promuove un proprio programma per la gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. PEFC Italia è partner di Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero), lead partner del progetto, insieme a RiSSC (Centro Ricerca e Studi su Sicurezza e Criminalità), all’olandese CNVP (Connecting Natural Values & People Foundation) e alla bulgara RiskMonitor. I partner associati sono INTERPOL, PEFC Slovenia, PEFC United Kingdom, PEFC Council (CH), PEFC Germany, PEFC Slovakia, PEFC Norway e Bulgarian Investigators‘ Chamber.
Il traffico illegale danneggia infatti in maniera significativa sia il mercato legale del legno, sia il mercato interno, inteso in senso più ampio (evasione fiscale, riciclaggio e mancato rispetto delle regole del mercato del lavoro); l’attività di ricerca prevede la creazione di uno strumento che permetta di favorire e mitigare il rischio di incorrere nell’acquisto di legno contraffatto o illegale (dal taglio allo smercio stesso). Al termine dei venti mesi di lavoro, verrà organizzato nella sede di Interpol a Lione nella primavera 2016 un evento europeo di formazione rivolta a tutti i rappresentanti delle forza di polizia di tutti i paesi europei, con l’obiettivo di trasferire d investigatori le informazioni acquisite durante il progetto.