Un’aquila plana sul mondo del vino. E’ stata inaugurata una nuova cantina nel cuore della Val d’Orcia: è la Tenuta Sanoner, che nasce tra i vigneti e gli oliveti a due passi dal suggestivo borgo di Vignoni, sulla strada di campagna che collega San Quirico d’Orcia al centro termale di Bagno Vignoni. Si tratta di un nuovo capitolo per la famiglia altoatesina Sanoner, che agli inizi degli anni Duemila ha dato vita al prestigioso Adler Thermae, resort spa a 5 stelle (dopo l’Adler ad Ortisei). Il progetto vitivinicolo sta crescendo alla svelta, così come la produzione che si basa sul vitigno principe della zona, il Sangiovese. Attualmente le etichette “Aetos” (aquila in greco, così come Adler è aquila in tedesco) sono tre: un Rosso 100% Sangiovese, un Rosato ed un particolare Rosato Sparkling, per un totale di 8.800 bottiglie prodotte.
Cose per bene «Abbiamo iniziato come hobby – commenta Andrea Sanoner (nella foto), titolare di Adler Thermae -; ci è stato proposto un terreno di pochi ettari ed abbiamo iniziato a piantare un vigneto, ma non era un’attività che si poteva fare per hobby e abbiamo deciso di fare subito le cose per bene, costruendo una cantina, ci siamo ingranditi ed iniziato con tanta passione questa avventura».
Tenuta Sanoner è una cantina completamente visitabile «che prevede già nel progetto architettonico – spiega Sanoner – il collegamento visivo fra le diverse aree della lavorazione, dalla vinificazione alla barricaia al locale degustazione. Una cantina posizionata in un contesto paesaggistico fantastico da dove si vede tutta la Val d’Orcia ed è assolutamente visitabile, oltre ad avere un locale molto bello per le degustazioni. Il nostro progetto è quello di impiantare nuovi vigneti, l’obiettivo è di fare un vino di eccellenza, anche se sarà un lungo percorso».
Caratteristiche L’azienda si trova a 400 metri di altitudine, in una zona climatica che consente un positivo cambio di temperature fra il giorno e la notte: a dirlo è l’agronomo di Tenuta Sanoner, Alessandro Fonseca. «L’influenza del fiume Orcia – sottolinea – permette che ci sia una bella circolazione d’aria che al nostro Sangiovese porta delle caratteristiche ottime in termini di aromi e di profumi. Questo vitigno può avere in questo territorio delle differenze sostanziali; l’idea è di tirare fuori un prodotto che abbia sia una freschezza ma anche una complessità in una lunghezza di affinamento, che al momento non possiamo giudicare anche perché le vigne sono giovani. Ma nel tempo – conclude -, credo che potremmo avere dei vini che avranno un ottimo invecchiamento».
VINI – Aetos Rosato Sparkling 2015 è realizzato con uve sangiovese, con una piccola quantità di altre uve bianche; ha una gradazione alcolica del 12% per una produzione di circa 3mila bottiglie. L’Aetos Rosato 2015 è fatto con il 100% di Sangiovese, da viticoltura biologica certifica, con una gradazione del 13% di alcol e una produzione di 1900 bottiglie per questa annata. Anche l’Aetos Rosso 2014 è prodotto da viticoltura biologica e con un uvaggio 100% sangiovese. Ha una gradazione di 13,5% e sono state prodotte poco meno di 4mila bottiglie.
Lorenzo Benocci