È stato firmato questa mattina a Firenze il protocollo di intesa tra l’Accademia dei Georgofili e Assofertilizzanti-Federchimica, alla presenza dei due presidenti, Giampiero Maracchi e Francesco Caterini.
La sigla del documento attesta la volontà di fornire una lettura comune del mondo agricolo, soprattutto rispetto a temi come l’innovazione e la sostenibilità; temi estremamente cari alle due realtà che si impegnano, insieme, ad attivare iniziative congiunte per stimolare il progresso in agricoltura, la tutela ambientale e la discussione attorno alla sicurezza e alla qualità alimentare. L’Unione europea punta infatti al miglioramento della gestione del ciclo produttivo, guardando all’efficienza e alla sostenibilità del sistema. La sfida generale è di puntare alla produzione di fertilizzanti altamente qualitativi, innovando i processi produttivi per ridurre al minimo gli sprechi, trasformando i sottoprodotti da costi a risorse. Questo già avviene ma presenta ancora ampi margini di crescita: oggi alcune tipologie di sottoprodotti vengono riutilizzate per arrivare a ottenere prodotti altamente nutritivi e innovativi per il benessere dei terreni e delle piante.
Iter legislativo A questo proposito il Parlamento europeo sta finalmente concludendo il suo iter legislativo sul nuovo Regolamento europeo dei fertilizzanti che, oltre a ricomprendere i concimi minerali riconosce anche nuove categorie di prodotti, quali ad esempio i concimi organici, i concimi organo-minerali e i biostimolanti. Ogni singola categoria di fertilizzanti in tutto o in parte deriva dal riutilizzo di risorse che vengono impiegate come sostanze nutritive. Su questo tema Giampiero Maracchi, presidente dell’Accademia dei Georgofili, evidenzia il problema della riduzione della fertilità dei terreni dovuta al depauperamento dei suoli. «Come è noto, la fertilità richiede il giusto equilibrio tra apporto di sostanza organica e un utilizzo efficiente dei fertilizzanti di sintesi. Allo stesso tempo, il problema dei rifiuti – e in questo caso della componente organica – richiede una riflessione e un intervento che permetta, come indicato dalla Unione Europea nelle sue ultime linee guida di bioeconomia, di riutilizzare al massimo tutte le risorse, diminuendo contemporaneamente l’impatto ambientale e, nel caso specifico, migliorando la qualità dei terreni».
Accordo Tra i punti più importanti dell’intesa figurano anche la volontà di valorizzare le nuove acquisizioni tecnico scientifiche che hanno riflessi sull’agricoltura rivolgendosi, in particolare, alle nuove generazioni di agricoltori, agronomi e ricercatori. La tutela dell’ambiente e del patrimonio agroalimentare italiano saranno inoltre temi oggetto di convegni, seminari, e gruppi di studio. «Questo passo arriva dopo aver intrapreso da tempo un percorso di dialogo proficuo e costante con l’Accademia dei Georgofili, interlocutore prezioso e dalla visione stimolante – ha dichiarato Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti-Federchimica –. Oltre a ragionare sullo sviluppo sostenibile del sistema rurale, l’accordo si propone di aprire nuovi spunti di discussione attorno al tema dei fertilizzanti come ambito di applicazione dell’economia circolare».