Unanime approvazione del bilancio d’esercizio 2016/2017 nel corso dell’ultima assemblea dei soci che si è tenuta a Rocca Sveva venerdì 10 novembre. Pienamente soddisfatti Attilio Carlesso e Bruno Trentini, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Cantina di Soave, e con loro tutto il Consiglio di Amministrazione.
I dati Il fatturato consolidato è di 118 milioni di euro. La vendemmia 2016, pari oltre 1 milione di quintali di uva conferita, ha determinato un fatturato consolidato di 118 milioni di euro. All’interno del venduto complessivo, rispetto allo scorso esercizio, si registra un aumento sia in volume che in valore del prodotto sfuso (più 6%), soprattutto grazie alle vendite di vini Dop e Igp che hanno mantenuto buone performance, nonostante il mercato evidenziasse qualche calo relativamente ad alcune tipologie. In crescita anche il valore dell’imbottigliato (più 2%). In linea con le strategie aziendali portate avanti negli ultimi anni, le vendite di prodotto imbottigliato rappresentano il 50% dell’intero fatturato; di cui ben il 53% deriva da prodotto a marchio, vero core business dell’azienda, contro il 47% determinato dalla vendita di prodotti a “private label”. Buona la ripartizione tra le vendite Italia ed estero rispettivamente 58% le prime e 42% le seconde. Tra i mercati di riferimento per i vini bianchi, prevalentemente Soave e Pinot Grigio, buona la crescita in Germania +20% ed Austria +16%; altrettanto positiva la tenuta in Gran Bretagna, nonostante i temuti effetti della Brexit, votata alla vigilia dell’apertura dell’anno di bilancio. Tra i mercati di riferimento per i vini rossi a più alto valore aggiunto, da segnalare una sostanziale tenuta di Scandinavia e Svizzera. In tema di capitalizzazione aziendale, il patrimonio netto raggiunge quest’anno i 57 milioni di euro, a fronte di un cash flow operativo di oltre 6 milioni di euro e un utile di esercizio di 1.804.000 euro. Ottima la disponibilità liquida che, pur in presenza di investimenti nel corso dell’esercizio per 14 milioni di euro, passa da 39.025.000 euro a 38.023.000 euro. Il totale dei conferimenti aumenta a 81 milioni di euro e la liquidazione destinata alla remunerazione delle uve conferite dai soci viticoltori è di 63,5 milioni di euro.
Soddisfazione dei vertici «Le operazioni di gestione attuate nel corso dell’esercizio 2016/2017 – spiega il Direttore Generale Bruno Trentini – sono state assolutamente in linea con quelle degli anni passati. L’azienda ha proseguito nella sua politica di rafforzamento dei marchi aziendali in un’ottica di valorizzazione delle denominazioni territoriali, al fine di garantire il massimo del reddito alla base sociale: l’80% della nostra produzione, infatti, deriva da vitigni autoctoni. Abbiamo raggiunto e per certi aspetti superato gli obiettivi che ci eravamo prefissati e questi risultati premiano il lavoro di tutta l’azienda, in maniera trasversale. Sono proseguiti anche i lavori di ampliamento di tutte le strutture produttive aziendali che vedranno il completamento nel corso del 2018. Questi lavori oltre che impegnativi sotto il profilo della gestione lo sono stati anche dal punto di vista economico, per quanto riguarda specificamente l’esercizio appena concluso, parliamo di 14 milioni di euro. È questo forse il dato più significativo dell’intero bilancio, dal momento che a fronte di questo notevole esborso, la disponibilità liquida ha subito una flessione minima, passando dai 39.025.000 euro dello scorso esercizio ai 38.023.000 euro di quello appena concluso, con uno scarto di poco superiore al milione. Un dato, questo, estremamente significativo, per non dire unico, nel panorama delle aziende del settore vitivinicolo italiano che dimostra una grande capacità, da parte dell’azienda, di generare liquidità». «Bilancio dopo bilancio – spiega Attilio Carlesso, Presidente di Cantina di Soave – è diventata quasi una consuetudine quella di sottolineare i record e le ottime performance della Cantina, ma in economia non bisogna mai dare nulla per scontato. Ogni esercizio è un capitolo a sé e noi siamo più che mai orgogliosi dei risultati conseguiti quest’anno che sono frutto di una vendemmia, quella 2016, molto positiva sia per quantità che per qualità e di un’attenta gestione aziendale. Il bilancio è stato approvato ancora una volta all’unanimità dall’assemblea dei soci e questo ci gratifica enormemente perché il fatturato è importante, ma per una cantina cooperativa lo è di più la soddisfazione dei soci conferitori. Nel corso di questo esercizio i 2200 viticoltori che costituiscono la grande famiglia di Cantina di Soave hanno visto la liquidazione delle uve salire a 63,5 milioni di euro e la redditività media per ettaro sfiorare i 12.000 euro: risultati impensabili solo fino a qualche anno fa, record assoluti e niente affatto scontati che è doveroso sottolineare adeguatamente».