Conto salato per l’ortofrutta italiana. Il clima pazzo di queste ultime settimane ha letteralmente fatto schizzare al rialzo la stima dei danni con un conto stimato di 680mln di euro di mancato fatturato per un comparto che rischia di arrivare alla Pasqua senza produzione di fragole e apsaragi. Un vero e proprio terremoto meteorologico che mette a rischio il 40% della frutta primaverile come ciliegie e mandorle, ha già danneggiato, da Nord a Sud, oltre il 45% della produzione orticola (verza, cavoli, broccoli, carciofi, finocchi).
A lanciare l’allarme Alleanza cooperative settore agroalimentare che spiega come «ciò che si era salvato dalle prime ondate di gelo di Burian è stato definitivamente rovinato dalle abbondanti piogge e dalla nuova ondata di freddo che sta flagellando ora anche gli oliveti. Apprensione per pescheti e vigneti che continuano a essere stressati oltremodo dopo un’estate torrida e gli ultimi due mesi di gelo e neve». Pesante il contraccolpo anche per il settore florovivaistico con il crollo di molte serre e i continui sbalzi della colonnina di mercurio che ha portato a danneggiare il 25% della produzione nazionale.