Continuano i controlli a largo raggio dei reparti carabinieri tutela agroalimentare – finalizzati al contrasto delle illegalità nella ristorazione, a tutela del consumatore e degli operatori di settore. Prosegue l’attività preventiva a livello nazionale dei Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare con ispezioni finalizzate al contrasto delle frodi perpetrate nei Ristoranti Etnici.
I militari hanno controllato 50 ristoranti, conseguendo questi risultati:
- nelle province di Parma e Treviso, denunciate 13 persone per frode in commercio in concorso fra loro (110 e 515 c.p.), poiché somministravano alimenti congelati per freschi (prodotti ittici, carnei e di gastronomia varia);
- nelle province di Torino e Varese, denunciate 5 persone per detenzione e vendita di sostanze alimentari nocive e frode in commercio;
- a Roma, sequestrati 210 kg di pesce, carne e paste varie mancanti della prevista etichettatura e della documentazione attestante la provenienza dei prodotti;
- in provincia di Napoli, sequestrati 250 kg di prodotti ittici, carnei e ortofrutticoli privi di rintracciabilità, denunciando 1 persona per tentata frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci (56-515 e 517 c.p.).
Nel corso dell’ attività venivano contestate sanzioni per circa 9mila euro. L’instancabile dinamismo dell’Arma a salvaguardia della sicurezza degli italiani e della ristorazione, ha portato nel primo trimestre del 2018 al sequestro di oltre 17 quintali di alimenti pronti ad essere serviti sulle tavole degli avventori e rilevate sanzioni per oltre 44mila euro. Nelle centinaia di strutture difformi monitorate è apparsa diffusa la consuetudine di approfittare della buona fede del consumatore per propinare nei menù prodotti mendacemente freschi, di provenienza dubbia o di scarsa qualità, spesso privi di ogni garanzia di sicurezza.