Ormai la gara è storia, da vent’anni “sfilano” di tagliere in tagliere e di palato in palato le soppresse trevigiane, mentre un norcino, il migliore dell’anno tra tutti, aspetta di essere premiato per il suo prodotto. Torna la “Gara dea sopressa”, la 20esima edizione, organizzata dalla Cia Agricoltori Italiani e AP Associazione Pensionati Cia Treviso. L’appuntamento è per domenica 13 maggio nella sede della Polisportiva a Breda di Piave.
All’incontro con la tradizione parteciperanno Il presidente e il direttore di Cia Treviso Giuseppe Facchin e Marisa Fedato, i pensionati associati all’ AP CIA Treviso, i familiari e i simpatizzanti, 240 sono gli iscritti. Ospite d’onore, lo scrittore trevigiano Gian Domenico Mazzocato, autore de “La Soppresseide”, Ode alla Sopressa salama regina con le ricette di Bruno Bassetto pubblicata nell’ottobre del 2016, una rivisitazione del mondo contadino attraverso il rito dell’uccisione del maiale per mano del “Norcino”– de far su el porsel come ama dire Mazzocato – che si è ritrovato a scrivere un poema per onorare un incontro fra amici, assaggiando appunto le soppresse durante un trionfale campionato di cui era presidente di giuria.
« Te sałudo, te riveriso, te rendo onor sopresa, gran regina dełe nostre tołe». Questo l’incipit dell’Ode alla Soppressa che l’autore declamerà in apertura della manifestazione alle ore 11.00, raccontando la storia di questo pregiato salume tanto amato e citato anche dal poeta cinquecentesco Teofilo Folengo, quanto apprezzata e lodata dallo scrittore Mario Soldati. E chissà se è una soppressa anche il salume dipinto nel 1577 da Jacopo da Ponte, il “Bassano”, nel “Cristo in casa di Marta, Maria e Lazzaro”, in questo caso sarebbe una sorta di fotografia “ante litteram” del pregiato salume.
“Te si na regina, xe beło vardarte, tegnerte in man, nasarte e naturalmente magnarte. Ti te si drento ła nostra storia, divina sopresa. Te ciamemo come cołe litanie”.
A seguire avrà inizio la manifestazione (ore 12). Una decina le soppresse in gara che verranno valutate da una giuria composta da tutti i partecipanti alla festa, i quali assaggeranno il prelibato salume ed esprimeranno il loro giudizio. Tre i criteri di valutazione: discreto, buono, ottimo. Dopo lo spoglio delle schede, verranno premiate tutte le soppresse in gara e ai primi tre produttori classificati verrà consegnata una targa. Verrà inoltre premiato il “Miglior Norcino 2018”. Lo scorso anno il premio lo vinse Mario Lovisetto di Monastier. E verso le ore 12.30, tutti a pranzo con un gustoso menù.