In prima battuta sarà un invito a provvedere, solo dopo scatteranno le sanzioni. Questo l’iter procedurale dell’Agenzia delle Entrate sul fronte controlli sulle dichiarazioni Iva che sono state prodotte incomplete o non sono state inviate da parte dei soggetti obbligati. Le comunicazioni verranno inviate agli interessati per Posta Elettronica Certificata (PEC). Il controllo della PEC dell’imprenditore-professionista e subito dopo del “cassetto fiscale”, è quindi determinante. Ricevuta la comunicazione, il contribuente ha diverse scelte:
- segnalare all’Agenzia elementi, fatti e circostanze che giustificano le ragioni del totale o parziale inadempimento riscontrato;
- richiedere all’Agenzia direttamente o tramite intermediari, ulteriori informazioni sul contenuto della comunicazione;
- regolarizzare spontaneamente l’irregolarità riscontrata presentando la dichiarazione 2017 corretta entro il 31 luglio, usufruendo del ravvedimento operoso con uno sconto sulle sanzioni;
- se la dichiarazione è stata inviata compilando il solo quadro VA o con errori od omissioni, l’interessato potrà integrarla/correggerla, presentando la dichiarazione integrata/corretta ed usufruendo del ravvedimento nelle diverse misure previste a seconda dell’anno di competenza e dell’integrazione/errore.
Informazione pubblicitaria