La rassegna internazionale dell’EIMA si appresta a vivere la sua 43ma edizione con numeri da record. Sono 1.950 le industrie costruttrici che espongono alla rassegna, delle quali circa 600 estere provenienti da 49 Paesi. Nei cinque giorni da mercoledì 7 a domenica 11 sono attese delegazioni ufficiali da 70 Paesi e visitatori da 150 Paesi (285 mila le presenze complessive nell’edizione del 2016), interessati a conoscere le più avanzate soluzioni tecnologiche per ogni tipo di lavorazione e per ogni modello di agricoltura. La vasta merceologia presente ad EIMA è – come ormai consolidato nell’impostazione di questa rassegna – suddivisa in 14 settori di specializzazione e in Saloni tematici: EIMA “Componenti”, “Green”, “Energy”, “M.i.A.”, ai quali si aggiungono quest’anno le novità costituite da EIMA Idrotech, dedicata ai sistemi per l’irrigazione e la gestione dell’acqua, ed EIMA Digital, riservata alle industrie costruttrici di apparecchiature per l’agricoltura digitale e “4.0”.
Nel presentare l’edizione 2018, Massimo Goldoni, amministratore delegato di FederUnacoma Surl, società organizzatrice della kermesse, ha ricordato come EIMA si collochi oggi al secondo posto a livello mondiale tra le fiere di settore, e in posizione di grande prestigio nel panorama fieristico generale, essendo attualmente seconda in assoluto in Italia dopo il Salone del mobile di Milano. Il successo di questa rassegna – ha ricordato Goldoni – dipende in primo luogo dalla volontà delle industrie espositrici di investire, proponendo novità e anteprime, e impegnando le migliori risorse aziendali per valorizzare i propri brand e promuovere i propri prodotti.
Il ruolo di FederUnacoma – ha aggiunto Goldoni – è quello di creare le condizioni migliori perché il confronto fra domanda e offerta di macchinario possa avvenire in modo efficace e produttivo. Le scelte strategiche fatte dalla Federazione – ha spiegato l’amministratore delegato – si sono rivelate vincenti e possono essere riassunte in questi termini: impostazione professionale della rassegna, che si rivolge ad un pubblico di operatori economici e specialisti dell’agricoltura e della meccanica; forte caratterizzazione internazionale, che consente oggi ad EIMA di essere una grande piattaforma per il mercato mondiale della meccanica agricola; consolidamento del rapporto con l’ente fieristico e con la città di Bologna, in forza del contratto che lega EIMA alla città fino al 2030, e che ha come “missione” consacrare Bologna come capitale mondiale della meccanica agricola. Un sodalizio positivo e dinamico, quello tra FederUnacoma e BolognaFiere, che prevede una progressiva ristrutturazione del quartiere fieristico, struttura che vede già nell’edizione di quest’anno il varo dei nuovi padiglioni 28-29 e 30, particolarmente validi sotto il profilo estetico e funzionale, adatti ad ospitare prodotti come le macchine agricole che sono – ha detto Goldoni – “un settore d’avanguardia, una formidabile espressione dell’ingegno umano, un simbolo di cooperazione e di progresso”.