«Siamo grati al Parlamento europeo per la decisione di salvaguardare l’ammontare delle spese da destinare nei prossimi anni all’agricoltura”. Un ringraziamento particolare va al presidente, Antonio Tajani, e ai membri italiani dell’Assemblea di Strasburgo».
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato la risoluzione approvata ieri, 14 novembre, dall’Europarlamento sulle proposte della Commissione UE riguardanti il quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.
Nella risoluzione del Parlamento europeo – rileva Confagricoltura – si chiede di “mantenere il finanziamento della politica agricola comune (PAC) per l’UE a 27 Stati membri sul livello del bilancio 2014-2020 in termini reali”.
La Commissione, invece, ha proposto una riduzione dei fondi in misura del 15 per cento in termini reali. Per le imprese agricole italiane il taglio sarebbe di circa 3 miliardi di euro.
«E’ di tutta evidenza – ha proseguito Giansanti – la contraddizione in cui è caduta la Commissione che, da un lato, propone di aumentare l’ambizione ambientale della PAC e il ruolo del settore per contrastare il cambiamento climatico; dall’altro, sollecita la riduzione dei trasferimenti finanziari. In pratica, il costo della “Brexit” verrebbe scaricato sull’agricoltura».
«Auspichiamo che la decisione sul nuovo quadro finanziario dell’Unione – ha concluso il presidente della Confagricoltura – sia assunta tenendo conto delle indicazioni del Parlamento europeo e senza ritardi, che potrebbero compromettere la puntale esecuzione dei programmi di spesa».