Ricerca scientifica e innovazione tecnologica alla base del protocollo d’intesa tra l’Ambasciata d’Israele in Italia e Confagricoltura firmato oggi a Roma, a Palazzo della Valle, dall’Ambasciatore d’Israele Ofer Sachs e dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio. La firma in occasione di un duplice “compleanno”, quello della fondazione dello Stato d’Israele e quello dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, che quest’anno festeggiano i loro 70 anni di vita.
«In questi 70 anni sono cambiate davvero tante cose nel mondo – ha detto il presidente Giansanti – e, quindi, anche nell’attività agricola. Confagricoltura è sicuramente sempre stata protagonista di questo cambiamento. Oggi cambiamento significa innovazione, precision farming, digitalizzazione. Ma anche internazionalizzazione, per apprendere nuove tecniche di coltivazione e per promuovere il made in Italy nel mondo, incentivando partenariati e collaborazioni con operatori di altri Paesi, come Israele».
«Oggi Israele è considerata a livello mondiale come uno dei principali hub per ricerca e innovazione tecnologica – ha detto l’Ambasciatore Sachs –. Parte di questo successo è merito delle pioneristiche tecniche introdotte nell’agricoltura. I sistemi produttivi di Italia e Israele sono altamente complementari e continuano a prospettare nuove sinergie per gli operatori del settore. La firma di protocolli d’intesa rappresenta un importante strumento di collaborazione per incrementare le già ottime relazioni tra i nostri Paesi».
L’Ambasciata e Confagricoltura intrattengono positivi rapporti di collaborazione da oltre dieci anni, che si sono concretizzati attraverso la realizzazione di tre missioni imprenditoriali in Israele; la collaborazione nell’ambito di Expo 2015; la partecipazione di Confagricoltura alle manifestazioni fieristiche dedicate al settore agricolo organizzate in Israele; la divulgazione tramite i propri canali di informazione delle attività di reciproco interesse.
Confagricoltura è convinta dell’essenziale contributo dato dalla ricerca e dall’innovazione applicata alle tecniche produttive allo sviluppo di filiere moderne e sostenibili e promuove, quindi, rapporti di collaborazione con altri soggetti finalizzati a tale scopo. Come quelli con compagnie e società israeliane che operano nella gestione delle acque e nella tecnologia applicata al settore agricolo con il sostegno e la condivisione dell’Ambasciata.
Israele ha saputo applicare un’attenta ed avanzata ricerca scientifica alle attività produttive agricole tanto da risultare all’avanguardia nello sfruttamento e nel razionale utilizzo delle acque per l’irrigazione, nell’allevamento, nello sviluppo e produzione di sementi, nell’agro-tecnologia, nell’ingegneria meccanica. Il suo centro di ricerca applicata nel settore agricolo e delle scienze ambientali, il “Volcani Center” – Agricultural Research Organization (A.R.O.) è uno dei più rinomati al mondo ed opera nei settori delle scienze delle piante, degli animali, del suolo, dell’acqua e dell’ambiente; nei campi della difesa fitopatologica, dell’alimentazione e dell’ingegneria agricola.
Il protocollo prevede di promuovere l’informazione e la formazione degli imprenditori agricoli associati a Confagricoltura sui moderni risultati della ricerca realizzata in Israele per il settore agricolo (gestione dell’acqua, agricoltura di precisione), anche attraverso la realizzazione di eventi e progetti mirati; di sostenere lo sviluppo di collaborazioni tra compagnie israeliane che operano nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica in agricoltura e Confagricoltura e le imprese associate. Ciò al fine di contribuire allo sviluppo dei rapporti tra Italia ed Israele nel settore agricolo a favore della crescita delle imprese agricole dei due Paesi.
CENTINAIO, FUTURO SETTORE E’ LEGATO A INNOVAZIONE TECNOLOGICA «Compito del Ministero è quello di accompagnare, di aiutare e promuovere l’attività dell’agricoltura. Compito del Ministero è permettere a chi fa l’agricoltore in questo momento di avere lo Stato dalla sua parte. Lo Stato deve essere quello che permette al nostro settore di guardare al futuro. Se devo guardare al futuro devo far sì che questo Ministero sia sempre più legato alla ricerca scientifica, sempre più un Ministero legato all’innovazione tecnologica».
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, alla presentazione dell’accordo firmato a Roma tra Israele e Confagricoltura per lo scambio di conoscenze su ricerca e tecnologie di settore. «Crea, e quindi la ricerca scientifica, mondo accademico universitario e settore privato sono i tre mondi a cui guardiamo. Se riusciamo a far sistema e a mettere a sistema questi tre macro settori che in passato poco hanno ragionato tra di loro e poco si sono confrontati, il nostro Paese sarà in grado di sedersi tranquillamente al tavolo con tutti gli altri Paesi che stanno lavorando per un’agricoltura sempre più avanzata e sempre più tecnologica».
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