Siamo con gli artigiani, i commercianti, le cooperative e gli industriali che rappresentano quasi l’80% del Pil italiano e che sono stanchi di sentire esclusivamente dei No.
La nostra confederazione – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – continua a mantenere il suo spirito collaborativo; ma non può e non vuole restare inerme dinanzi all’ulteriore stagnazione che si sta generando nell’economia del Paese anche a causa dei tanti divieti sulla realizzazione delle infrastrutture.
Nel corso della nostra conferenza nazionale – continua Tiso – abbiamo rimarcato più volte l’esigenza di una maggiore innovazione e crediamo fortemente nell’urgenza, soprattutto in periodi difficili e complessi come questi, di aprire il proprio ventaglio di opportunità invece che di lavorare per ridurlo.
La vocazione della Confeuro – prosegue Tiso – è quella di battersi con coloro che vogliono impegnarsi per far progredire il Paese e il benessere dei suoi cittadini; ed è per queste ragioni che siamo e saremo al fianco di chi intende cambiare uno status quo che racconta un’Italia al 21° posto per le strutture portuali e aeroportuali, al 19° per quelle ferroviarie, al 18° per le reti stradali e con una copertura internet che riguarda solo i 77% del territorio. In questo quadro, con medie decisamente peggiori di quelle europee, a farsi pressante è l’esigenza di guardare in avanti e non quella di voltarsi indietro.