«In vista dell’ultimo anno del mandato associativo iniziato nel luglio 2016, chiudiamo oggi una serie di adempimenti tecnici riguardanti le necessarie modifiche statutarie di A.I.A. nei suoi rapporti con le Associate territoriali e di razza: si apre ora una stagione nuova, nella quale tra gli impegni prioritari sottolineo l’importanza di dedicarci tutti alla maggior formazione dei nostri tecnici, che saranno impegnati sempre di più non solo nelle attività di controllo ma in un’azione di assistenza alle aziende ed agli allevatori a più ampio raggio ». Con queste parole il presidente dell’A.I.A. Roberto Nocentini ha aperto i lavori dell’Assemblea ordinaria e straordinaria dell’Associazione Italiana Allevatori tenutasi nella mattinata di martedì 11 dicembre 2018 presso la sede centrale a Roma.
A fianco del presidente Nocentini, il direttore generale di A.I.A. Roberto Maddé che conferma come quello attuale costituisca un “giro di boa” importante che pone le basi delle attività e della struttura associativa per il 2019 ma anche per le annate successive.
In questo periodo, infatti – hanno ricordato sia Nocentini che Maddé – si sono tenute e si stanno ancora tenendo la maggioranza delle assemblee delle associate, con la ridefinizione anche della composizione dei rispettivi organismi direttivi.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per ripercorrere un anno di iniziative ed attività dell’Associazione, che hanno spaziato dalla partecipazione ad eventi pubblici di contatto con la cittadinanza – quali le celebrazioni della “Giornata dell’Allevatore” del 17 gennaio scorso a Roma ed in Vaticano e la realizzazione della “Fattoria degli Animali” all’interno del Villaggio Contadino di Coldiretti, quest’anno nelle città di Bari, Torino e, in ultimo, nella Capitale al Circo Massimo – , con risultati di successo e grande visibilità nei confronti dei cittadini, fino ad altre manifestazioni fieristiche e convegnistiche di rilievo.
«Continuerà il nostro impegno nella formazione e informazione – ha detto tra l’altro il presidente Nocentini – , soprattutto sui temi importanti quali il benessere animale, la sostenibilità ambientale della zootecnia, la garanzia sulle produzioni originate dagli allevamenti ‘made in Italy ‘ ».
«In questo contesto – ha aggiunto il direttore generale Maddé – particolare importanza abbiamo riservato e daremo anche nei prossimi mesi alla valorizzazione dell’azione di ‘garanzia etica’ intrapresa con il disciplinare di A.I.A., certificato dal Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa), ‘Gli Allevamenti del Benessere ‘, che ha visto crescere in quest’anno le adesioni di allevamenti e aziende oltre che della Lombardia e del Lazio, della Basilicata, dell’Emilia-Romagna e da ultimo anche della Campania. Importante anche ai fini della costituzione del nostro ‘Bilancio Sociale’ . Inoltre, sul versante della formazione, sottolineo quanto di positivo fatto con le iniziative seminariali ed i Meeting della Rete dei Laboratori del sistema allevatoriale, ormai consolidate, e l’importante opportunità che deriverà dalla partnership di A.I.A. nel ‘Polo di Formazione per lo Sviluppo Agro Zootecnico ‘ inaugurato di recente presso l’azienda Maccarese, che partirà con la sua attività formativa proprio nel 2019 e con il contributo di docenti e tecnici dell’Associazione. Infine, ricordo anche l’avvio del Progetto Leo inerente la creazione di una banca dati unica informatica e le sinergie che esso comporterà con altri nostri campi d’azione».
Nella sua relazione, il presidente Nocentini ha colto poi l’occasione per segnalare anche altre tematiche che dovranno esser poste all’attenzione fin da subito: «Da allevatore, sono assolutamente consapevole delle importanti sfide che ci troveremo davanti a breve su questioni quali l’applicazione del Modello 4 elettronico e della ricetta veterinaria elettronica, mentre vorrei ricordare lo sforzo comune che abbiamo fatto anche in quest’anno dibattendo in varie iniziative pubbliche nel territorio i temi dell’uso responsabile del farmaco, dell’antibioticoresistenza, dello stress da caldo nelle bovine, della difesa della redditività negli allevamenti e nella tutela della biodiversità animale, un altro patrimonio sul quale il sistema allevatoriale ha messo in campo tutte le proprie energie».