Brexit, Giansanti (Confagricoltura): da mancato accordo pesanti conseguenze per agroalimentare made in Italy

«Per l’agricoltura italiana il recesso del Regno Unito senza un accordo è lo scenario peggiore possibile». Il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato il voto del Parlamento britannico che ieri ha respinto l’accordo raggiunto con Bruxelles e già approvato, a dicembre, dal Consiglio europeo.

«Allo stato dei fatti – ha proseguito Giansanti – dal 30 marzo prossimo assisteremo ad un forte rallentamento nel flusso delle esportazioni agroalimentari destinate al mercato britannico. Il Regno Unito è il nostro quarto mercato di sbocco, con vendite annuali nell’ordine di 3,5 miliardi di euro. I prodotti a indicazioni geografica e di qualità incidono per il 30 per cento sul totale».

«Va fatto ogni sforzo – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura – per scongiurare una situazione che la Commissione UE ha definito di grande sconvolgimento per i cittadini e le imprese; ma dobbiamo prepararci a tutti gli esiti possibili».

«Abbiamo già chiesto la costituzione di una “task force” presso il ministero delle Politiche agricole a supporto delle imprese – ha concluso Giansanti -. E nei prossimi giorni sarò a Bruxelles per incontrare il commissario per l’agricoltura, Phil Hogan, e discutere sulle possibili iniziative a sostegno del nostro settore».

 

Iscriviti alla newsletter di Agricultura.it

Iscriviti alla newsletter di Agricultura.it per ricevere gli aggiornamenti sulle ultime notizie dal mondo rurale.

Controlla l'email per confermare l'iscrizione alla newsletter di Agricultura.it

Informazione pubblicitaria