“Prendiamo atto degli impegni presi dall’Assessorato regionale all’agricoltura in merito allo sblocco dei bandi del PSR 2014-20 della Regione Sicilia, con particolare riferimento alle misure 4.1, riguardante il ricambio generazionale, e 6.1, relativa agli investimenti di imprese, tematiche che avevamo attenzionato già a novembre 2018 con una lettera inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera; monitoreremo ora l’evolversi della situazione per verificare che dalle parole si passi ai fatti”. Così il presidente della Copagri Sicilia Natale Mascellino a proposito delle recenti dichiarazioni dell’assessore in materia di PSR.
“Per la prima misura, infatti, come richiesto da tempo, sono stati diminuiti i massimali ed è stato assicurato lo sblocco dei fondi per il ricambio generazionale, mentre per la seconda, relativa agli investimenti, è stata accolta la nostra richiesta di una revisione delle graduatorie dei beneficiari, dal momento che gran parte delle domande era stata esclusa per vizi formali, imputabili al cattivo funzionamento del sistema informatico delegato alla gestione di tali richieste”, spiega Mascellino.
“Ribadiamo che si tratta di tematiche da noi attenzionate da tempo, con una missiva nella quale avevamo proposto al dirigente generale la soluzione del soccorso istruttorio, poiché non si poteva a nostro avviso imputare né ai richiedenti né ai progettisti l’errore causato dalla procedura informatica”, prosegue il presidente della Copagri Sicilia.
“Prendiamo poi atto – aggiunge Mascellino – dell’impegno preso dal medesimo assessorato per l’impiego e la messa a regime dei fondi inerenti alla misura 4.3 del PSR 2014-20, per la sistemazione straordinaria delle strade rurali, la manutenzione di muri di contenimento e opere di smaltimento idrico, gravemente compromesse dalle tragiche alluvioni dello scorso ottobre”.
“Attendiamo ora dall’Assessorato che dalle parole si passi ai fatti concreti, nell’interesse dell’agricoltura e dei produttori, che continuano a patire le conseguenze dell’andamento climatico avverso e di congiunture di mercato sfavorevoli”, conclude.