“Gli agricoltori pugliesi necessitano di risposte concrete e immediate e non di annunci e provvedimenti che lasciano il tempo che trovano; per questo motivo domani, giovedì 14 febbraio, scenderemo in piazza al loro fianco, per difendere la produzione di un settore che in Puglia conta oltre 350mila imprese e rappresenta il 13,59% del totale delle aziende agricole italiane, per un valore della produzione che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro l’anno”. Lo annunciano il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina e i copresidenti Dino Scanavino, Massimiliano Giansanti e Giorgio Mercuri, alla vigilia della protesta prevista per domani a Roma.
“Ricordiamo, infatti, che la produzione olivicola della Puglia è quasi azzerata, mentre quella nazionale è ai minimi storici, con sensibili ed evidenti ripercussioni sulla redditività dei produttori e con la conseguente perdita di quasi un milione di giornate lavorate”, ricorda il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
“Parliamo di una situazione eccezionale che si protrae ormai da anni, che la Puglia sta pagando a caro prezzo, con una flessione della produzione olivicola che sfiora il 70%. I produttori hanno bisogno di scelte chiare e concrete che gli consentano di proseguire con la loro attività e che vadano nella direzione di risollevare un comparto allo stremo, flagellato dalla Xylella e dal maltempo, con la siccità prima e le gelate poi”, rimarca Agrinsieme.
“Ribadiamo pertanto la stringente necessità per la Puglia di riconoscere lo stato di calamità naturale, con la conseguente attuazione di quanto previsto dalla Legge 102/2004, nella consapevolezza però che questo provvedimento non può rappresentare l’unica soluzione a problematiche ben più complesse; parallelamente allo stanziamento di fondi nazionali e all’attuazione di un Piano nazionale olivicolo, infatti, sollecitiamo il Governo affinché si attivi in sede comunitaria e si adoperi per l’approvazione di misure eccezionali, a carattere d’urgenza, a sostegno dell’olivicoltura pugliese, come già avvenuto nel recente passato, ad esempio, per altri settori”, conclude Agrinsieme.
Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.