«BioFach è un appuntamento importantissimo per Bio Val Venosta che si afferma tra i primi posti in Italia e in Europa come produttore di mele biologiche e continua puntuale nella presentazione delle importanti novità per 2019, dei dati di mercato del comparto BIO e delle sue prospettive» a sottolinearlo è Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite Bio Val Venosta,
Il nuovo Stabilimento BIO Il 2019 vedrà un cambiamento logistico strategico fondamentale per Bio Val Venosta: dal mese di settembre tutto il Reparto Bio potrà utilizzare una struttura nuova dedicata esclusivamente alla produzione biologica venostana. Il BIO è in forte espansione e Bio Val Venosta si afferma come leader tra i produttori di mele biologiche in Italia e anche in Europa, con una prospettiva di crescita che nel 2021 porterà a circa 1.000 ettari coltivati e 50mila tonnellate di prodotto. Numeri importanti che richiedono una infrastruttura che garantisca una qualità nel servizio proporzionata ai volumi costantemente in aumento: 12 linee di produzione con un incremento del 60% della capacità odierna di confezionamento, un magazzino automatico in grado di stoccare 18mila bins e una calibratrice totalmente dedicata alle mele bio.
Il nuovo stabilimento di Juval, all’avanguardia in Europa per tecnologia e flessibilità di lavorazione, fornirà ingenti vantaggi a Bio Val Venosta in termini di velocità di risposta alle richieste del mercato e di qualità del servizio per il Cliente.
Vendita e mercati Il 2018 ha fatto registrare per Bio Val Venosta una raccolta record, non tanto per la resa per ettaro che si è dimostrata nella norma, quanto per gli areali coltivati che sono cresciuti circa dell’8-10% in questi anni: 620 ettari coltivati nel 2018, 800 quelli nel 2019, fino a sfiorare nel 2021 i 1.000 ettari.
Abbiamo avuto un inizio di campagna abbastanza sottotono in quanto il biologico nel 2018 ha registrato una produzione record europea, con grande disponibilità di prodotto sia regionale che oltremare. In più il clima caldo di novembre non ha incentivato il consumo di mele. Ma sin dalla prima decade di gennaio il mercato è in ripresa, con buoni volumi, ordinativi in aumento e con un prezzo tutto sommato soddisfacente. Siamo lontani dai prezzi dello scorso anno che rimarranno solo nei nostri registri come “record di una annata speciale”. Buona la ricettività del mercato interno che per Bio Val Venosta è il mercato principale, mentre è in aumento la richiesta europea, con differenze tra i Paesi dovute alle disponibilità interne dei singoli. Un segnale positivo lo registriamo sui nuovi mercati: i primi container Bio Val Venosta sono partiti verso l’Asia, e precisamente Malesia, Hong Kong, Singapore, con conferme su Dubai, Israele e Brasile.
Varietà I piani di decumulo procedono regolari, in linea con una pianificazione realistica che sin dall’inizio ha tenuto conto di tutte le variabili (sovraproduzione, prodotto da oltremare e clima autunnale caldo) che hanno rallentato i consumi delle mele. Sono molto ottimista – continua Eberhöfer – per il prosieguo della stagione e fiducioso perché Bio Val Venosta può servire sia il mercato italiano che i clienti esteri più importanti per tutti i 12 mesi, con un prodotto eccezionale, dall’ottima qualità intrinseca: con la Golden arriveremo fino a settembre, Jonagold e Idared a luglio e Pinova a giugno. La Gala, la varietà più importante in termini di quantità prodotta, arriverà fino a fine marzo.
Dal punto di vista delle nuove varietà, si distingue immediatamente la Bonita Bio per il suo aspetto rosso lucido ed attraente e per il suo gusto aromatico con una nota aspra. La commercializzazione della Bonita Bio, che è un’esclusiva per l’Europa di VI.P e VOG, è partita a fine gennaio con riscontri degni di nota. Mentre Ambrosia™ Bio è stata disponibile da metà ottobre fino a metà dicembre, riscuotendo buoni risultati. Infine, Kanzi® Bio sarà in vendita fino ad inizio giugno.
Rintracciabilità, certezza della provenienza e sicurezza, è a sostegno di questi valori che si sviluppa il Progetto BioGraphy – puntualizza Eberhöfer – che anche quest’anno si arricchisce di nuovi contadini e nuovi contenuti. Collegandosi al sito biography.vip.coop ed inserendo nella homepage il nome e cognome del contadino presente sulle etichette delle confezioni, si può infatti risalire alla zona di provenienza e “vedere” di persona dove e da chi il frutto è stato coltivato.