Le importazioni in Italia di cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi 11 mesi del 2018 risultano in aumento di 403.000 tonnellate nelle quantità (+2,1%) e di 192,0 milioni di euro nei valori (+3,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si riscontra un leggero aumento nel comparto dei cereali in granella (+0,3%) dove ad un incremento degli arrivi di frumento tenero (+401.000 t) e granturco (+168.000 t), corrisponde una riduzione di frumento duro (-355.000 t) ed orzo (-151.000 t). Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) diminuiscono di circa 40.000 tonnellate (-19%). Stabili le importazioni di farine proteiche (-0,1%). Risultano invece in aumento i semi e frutti oleosi di 239.000 tonnellate (+14%), di cui +198.000 t di semi di soia.
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi undici mesi del 2018 si riducono nelle quantità di 489.000 tonnellate (-10,8%) e nei valori di 58,6 milioni di euro (-1,9%) rispetto allo stesso periodo 2017. La riduzione è imputabile soprattutto ai cereali in granella (-463.000 t, di cui -354.000 t di grano duro), ai prodotti trasformati (-62.700 t) ed al riso (-32.000 tonnellate tra risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso). Si registra invece un incremento delle vendite all’estero di farina di grano tenero (+10%), semola di grano duro (+13%) e mangimi a base di cereali (+16%). Stabile l’esportazione di pasta nelle quantità (+0,1%), ed in aumento nei valori (+0,8%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi undici mesi del 2018 un esborso di valuta pari a 5.074,9 milioni di Euro (4.882,9 nel 2017) ed introiti per 3.108,7 milioni di Euro (3.167,3 nel 2017). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.966,2 milioni di Euro, contro -1.715,6 milioni di Euro nel 2017.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.