Un Lessini Durello tutto nuovo quello uscito dall’assemblea dei soci dell’11 marzo e che ha visto l’elezione del consiglio d’amministrazione 2019-2021. Eletto all’unanimità, Paolo Fiorini classe 1964, agronomo ed enologo, responsabile tecnico di Cantina di Soave, ha acquisito negli anni una vasta esperienza come amministratore in diversi consorzi veronesi.
Succede ad Alberto Marchisio che lascia un Consorzio in salute, traghettato nella storica scelta di distinguere il Lessini Durello Metodo Italiano dal Monti Lessini Metodo Classico. Con Fiorini sono stati eletti come vicepresidente Matteo Fongaro e Diletta Tonello, mentre l’elenco dei consiglieri, allargato per i prossimi 3 anni a 15 membri, vede l’entrata di 8 nuovi produttori, con Stefano Argenton, Roberta Cecchin, Nicola Dal Maso, Giulia Franchetto, Francesco Gini, Antonio Magnabosco, Maria Patrizia Niero, Silvano Nicolato, Wolfgang Raifer, Luca Rancan, Massimino Stizzoli, Federico Zambon. Confermato invece in toto il collegio dei revisori dei conti.
Un consiglio fortemente rinnovato che si caratterizza da una presenza di tanti giovani produttori e quote rosa, pronti a portare avanti le istanze intraprese dal precedente consiglio, dalle modifiche del disciplinare di produzione alla spinta promozionale.
Per questo la scelta da parte del Consiglio della figura di grande esperienza tecnica di Fiorini, che diventa strategica in questo periodo di cambiamento della denominazione. Il Lessini Durello viene indicato infatti come esempio di coerenza per la sua capacità non solo di avere creato un prodotto dal forte carattere identitario, ma anche di essere stato in grado di fare scelte coraggiose in un contesto di velocissima evoluzione data dalle mode e dal metodo.
«Il Consorzio del Lessini Durello ha delle dimensioni tali da poter assicurare un grande dialogo e una genuinità nei rapporti tra i produttori – dichiara il nuovo presidente Fiorini – Nei prossimi 3 anni ci aspetta un grande lavoro per dare concretezza a quanto ha deciso lo scorso consiglio. Le aziende hanno intrapreso un percorso che come consiglio vogliamo appoggiare, dando anche un supporto tecnico che vada verso la sostenibilità, una scelta che deve partire da tutti i produttori che amano la propria terra e che si traduce con un rispetto verso l’ambiente».
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