Esiste il vino “più bello del mondo”? Ebbene sì, è l’Orcia Doc, la denominazione di origine controllata che rappresenta i produttori di vino del territorio della Val d’Orcia, per l’appunto dal 2004 patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco proprio per la sua bellezza unica. In queste terre caratterizzate da colline, cipressi, borghi meravigliosi, si trovano i vigneti che danno vita ai vini marchiati Orcia Doc, vini che saranno al centro dell’attenzione dal 25 al 28 aprile a San Quirico d’Orcia (Si), nel corso della decima edizione dell’Orcia Wine Festival. Un festival vero e proprio che a partire dal prodotto principe, il vino appunto, intratterrà con decine di eventi collaterali pensati per gli appassionati, ma anche per i più piccoli e per le famiglie, passando per gli amanti dei viaggi e del buon vivere. Filo rosso che legherà tutti gli eventi dell’Orcia Wine Festival sarà quest’anno la “Francigena di Vino”, ovvero il pellegrinaggio per antonomasia, che in queste terre è meta di tanti visitatori, sarà il leit motive che porterà a visitare le cantine in vari modi, dalla bici al treno a vapore. In programma il 25 aprile una conferenza a cura di Giampietro Comolli, fondatore dell’Osservatorio Vini Spumanti Effervescenti, in cui si parlerà di come è cambiato il mondo degli spumanti in crescita vertiginosa, anche in vista del cambiamento di disciplinare dell’Orcia Doc. Un altro evento atteso è la degustazione guidata dal campione italiano dei sommelier Ais, Simone Loguercio, che il 26 aprile racconterà l’eleganza del Sangiovese nel territorio dell’Orcia Doc.
La manifestazione Si tratta di una mostra mercato con in vetrina i vini dell’Orcia Doc promossa dal Comune di San Quirico d’Orcia, in collaborazione con il Consorzio del Vino Orcia e Onav Siena che curerà le degustazioni guidate, nelle suggestive sale seicentesche di Palazzo Chigi Zondadari dove per quattro giorni troveranno spazio degustazioni tecniche guidate, il banco d’assaggio di vini di oltre 20 aziende del territorio, oltre alla possibilità per tutti di visitare direttamente le cantine. Oltre alla mostra mercato dei vini della Doc (dalle 12 alle 19), tanti gli appuntamenti: si va dalle cene tematiche nei ristoranti del territorio, passando per il trekking urbano sulla Francigena, o ancora le visite alle cantine in bicicletta. Ancora cortometraggi sul tema del vino, laboratori per i più piccoli con tematiche culinarie e l’esposizione delle auto d’epoca lungo la Francigena. Da Siena si potrà raggiungere San Quirico anche con il treno a Vapore e la sera musica dal vivo. Gli appassionati e i turisti potranno assaggiare e acquistare direttamente dai produttori i vini Orcia oltre che apprezzarne le caratteristiche e la qualità, mentre si godono le decine di eventi collaterali (il programma è disponibile sul sito della manifestazione www.orciawinefestival.wordpress.com e per informazioni è possibile contattare l’ufficio turistico 0577.899728).
Orcia Doc: una denominazione targata Unesco. Le uve che danno i vini della denominazione sono in gran parte coltivate in un territorio, la Val d’Orcia, che da qualche anno è stato riconosciuto nel 2004 come patrimonio Unesco. Non è un caso che tra i principali temi portati avanti dai produttori e dal Consorzio vi sia proprio quello della salvaguardia del paesaggio agricolo, uno tra i più belli del mondo. Un paesaggio dove ogni anno in media si registrano circa 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti. Molti sono anche gli stranieri che hanno case di proprietà nella zona e non a caso il 65% delle aziende vitivinicole dell’Orcia Doc è impegnata anche nell’ospitalità con un agriturismo o un servizio di ristorazione. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo.
I numeri della Doc Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni a sud di Siena (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena). Il disciplinare di produzione prevede la tipologia “Orcia” (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese), l’”Orcia Sangiovese” (con almeno il 90% di Sangiovese) entrambe anche con la menzione Riserva in base a un prolungato invecchiamento (rispettivamente 24 e 30 mesi tra botte di legno e bottiglia). Fanno inoltre parte della Doc il bianco, il rosato e il Vin Santo. A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle 240 mila bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 40 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della denominazione. Il Consorzio di tutela si occupa di promuovere la denominazione attraverso azioni varie, dal web alla segnaletica sul territorio, passando per incoming di giornalisti e buyers da tutto il mondo. Sono ormai di riferimento eventi territoriali tra cui proprio l’Orcia Wine Festival.